Da Manfredonia alla Serie A con Zeman: chi è Di Bari, il nuovo ds della Juve Stabia
Dal campo alla tribuna. In questo caso però, non si tratta di un giocatore che non è stato scelto dall’allenatore, bensì di Giuseppe Di Bari, il nuovo direttore sportivo della Juve Stabia. Si è legato ai colori di Castellammare per un anno più opzione e la sua presenza all’interno della Juve Stabia è stata fortemente voluta dal direttore generale del club Filippo Polcino. Una lunga carriera, ma partiamo con ordine. Chi è Giuseppe Di Bari?
Capitolo uno: Di Bari, il difensore di Manfredonia
Manfredonia è un Comune di circa 54.000 abitanti nella provincia di Foggia. Il primo calciatore che i cittadini di questa località hanno visto giocare in Serie A è Giuseppe Di Bari. D’altronde, che avesse del talento lo avevano capito prima di tutti gli osservatori della Polisportiva Gaetano Salvemini, squadra importante che riusciva a lanciare molti giocatori. Di Bari gioca e il professionismo chiama. Il difensore infatti non ci mette troppo ad approdare nel calcio dei grandi. Il Bisceglie decide di puntare sul centrale difensivo, che con quella stessa maglia scenderà in campo per 99 volte. Tuttavia, nell’estate del 1992, a circa 70 chilometri da Bisceglie, sulla panchina del Foggia siede un certo Zdenek Zeman. Sguardo serio di chi studia con attenzione tutto ciò che ha intorno e gli occhi nascosti dal fumo della sua sigaretta. Il boemo non ha dubbi: Di Bari è pronto per la Serie A. E così, in pochi mesi, il giovane difensore passa dal campo del Bisceglie ad esordire nella massima serie sul prato di San Siro. Gli avversari, sempre rossoneri, li conosceva bene: in difesa Maldini, in attacco Van Basten ed in panchina Fabio Capello. Di Bari era un giocatore di Serie A. Per Zemanlandia era soltanto l’inizio.
Capitolo 2: da calciatore a direttore, sempre al centro del campo
E Giuseppe Di Bari in Serie A ci resterà per altri tre anni, sempre con la maglia del Foggia. Da giocatore passerà per Tivoli, Savoia e Treviso, chiudendo la sua carriera a Manfredonia dopo altri due capitoli allo Zaccheria. Appese le scarpette al chiodo, nel 2011 Di Bari si mette la giacca ma resta nell’ambiente in cui è cresciuto, quello del calcio. Nonostante il suo curriculum sul rettangolo verde, da direttore l’ex difensore parte da casa, con il Manfredonia, nell’Eccellenza Pugliese. Poi la chiamata del Foggia, in Serie D. L’amore non conosce categoria e questo Di Bari lo sa. E così comincia una scalata che parte dai dilettanti per arrivare fino alla Serie B. Nel mezzo, la Serie C vinta con Roberto De Zerbi in panchina e Cosimo Chiricò in attacco.
Nelle sue note molti giocatori, da Pietro Iemmello a Felipe Curcio. Successivamente, l’esperienza in Portogallo con l’Olhanense per ampliare la propria esperienza, poi Arezzo e Novara. Adesso Giuseppe Di Bari vuole ripartire da Castellammare. “Sono felice di essere in una piazza così importante – sostiene nella conferenza di presentazione -. Ho voglia di mettermi in discussione. Con la Juve Stabia metteremo delle basi solide per toglierci delle soddisfazioni e fare cose importanti. Voglio prendermi l’affetto di questa piazza”. Esperienza, voglia di diventare grandi e le conoscenze di Zemanlandia sulle spalle. La Juve Stabia può contare sull’aiuto di Giuseppe Di Bari per tornare in alto.
A cura di Jacopo Morelli