Tempo di saluti. Tempo di addio. A Novara c’è il senso della storia trascorsa, il senso dell’orologio che gira inesorabile. Per tutti. Anche per Pablo Gonzalez, che lascia il club piemontese dopo una vita. E la società scherza sui social, forse per rendere meno amaro il peso della scelta. Iniziare ad accettare che due piedi ed un grande cuore, hanno scritto pagine e pagine di storia. “Non stiamo piangendo, ci è solo entrato un Pablo nell’occhio”, si legge sui canali social del club. Trecentosettanta presenze, 102 reti e 57 assist. Numeri che spiegano tutto: leggenda, bandiera, spirito di appartenenza.
Due volte capocannoniere del Girone A, ben 4 promozioni. Dalla Serie D alla B. Poi di nuovo Lega Pro. Una storia d’amore iniziata nel 2009-2010, con Attilio Tesser in panchina. Tanti gol e tanto lavoro sporco per la squadra. In una sola parola: leader. L’anno dopo è promozione in B dopo 34 anni. E Gonzalez è ovviamente decisivo. In serie cadetta segna 15 gol e nei playoff sigla una rete straordinaria al Padova di El Sharawy e Dal Canto. Una punizione terrificante che non lasciò scampo al portiere avversario. Se dici Novara, pensi a Gonzalez. Una formula, una regola. Tante pagine indelebili, che resteranno nel suo cuore e in quello di migliaia di tifosi. Una di queste, è stata scritta in una gelida notte di San Siro.
Ottavi di finale di Coppa Italia. Vantaggio Milan firmato Inzaghi e pareggio al 46esimo di Pablo. Una sentenza quasi scontata. In uno degli stadi più belli al mondo. Nella stessa porta in cui segnarono campioni infiniti come Van Basten e Ronaldinho. “Per Novara fu un giorno di festa, con tanti tifosi in trasferta”, rivelò in un’intervista a SerieDnews24. Una breve parentesi lontano da casa sua, quando dal 2016 al 2018 indossa la maglia dell’Alessandria. Poi di nuovo il ritorno nel suo posto nel mondo. Dalla D alla A, il Novara ha sempre avuto un unico grande denominatore: Pablo Gonzalez. E proprio per il grande amore costruito nel tempo, adesso l’addio fa ancora più male. “Sarò sempre un tifoso del Novara. Scusate se sono riuscito a fare così poco per voi perchè meritate molto di più“, disse nel giorno del sua ultima partita.
Non una stagione esaltante per il Novara. Solo un decimo posto conquistato e un’eliminazione al primo turno dei playoff per mano della Virtus Verona. Cinquantadue punti conquistati con 15 vittorie e 7 pareggi. Ben sedici sono state invece le sconfitte. Una qualificazione agli spareggi all’ultima giornata di campionato, ma un sogno finito troppo presto. Un’annata complicata, nella quale però ancora una volta Gonzalez ha fatto il suo. Ben 6 gol in stagione e la solita voglia di incidere. Poi il giorno più triste, quello dei saluti. A Novara non stanno piangendo, o forse sì.
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