“Il Consiglio Federale è stato abbastanza rapido e veloce, abbiamo discusso dei ricorsi”, queste le prime parole del presidente della FIGC Gravina a margine della seduta (QUI tutte le decisioni). “Sono stati respinti quelli di Siena e Reggina, mentre è stato ammesso quello del Lecco. Abbiamo condiviso le proposte fatte da parte della Commissione”. Quella di oggi infatti era una data fondamentale perché da questo Consiglio è stata approvata l’ammissione del Lecco in Serie B, mentre appunto i ricorsi di Reggina (sempre per la B) e Siena (per l’iscrizione in C) sono stati respinti.
Due situazioni spinose e dunque ancora da risolvere sulle quali lo stesso Gravina si è soffermato: “Questione Reggina? Ci sono due ordinamenti: quello sportivo e quello statuale. C’è una Legge dello Stato, la L.91, che pone in carico alla Federazione tutta una serie di oneri legati al controllo, che sono inderogabili. C’è un rapporto tra codice di diritto d’impresa e le norme che regolano il mondo del calcio. Esiste una scadenza per adempiere al proprio debito sportivo, l’omologa non è definitiva. Siamo a conoscenza che ci sono due opposizioni, da parte dell’INPS e dall’Agenzia dell’Entrate, e le condizioni generali di questa società sono allarmanti. Esiste una conoscenza chiara, quella del 20 di giugno, entro la quale bisognava soddisfare il debito sportivo. Già in precedenza, la Reggina aveva subito cinque punti di penalizzazione”.
Un altro tema inevitabilmente è legato al ‘caso Lecco’. Il club lombardo dopo la vittoria dei playoff ha vissuto settimane di incertezza e in ballo c’era appunto l’ammissione in Serie B. Tutto era legato alla questione stadio, vista la capienza non adeguata del Rigamonti-Ceppi. Come evitare altri casi simili in futuro? Gravina ha risposto così: “Tutto il nostro mondo è impegnato all’interno di una progettualità che vede tutti d’accordo sul fatto che dobbiamo investire su due asset fondamentali: stadi e vivai. Tutti riteniamo che sia importante lavorare su questi due temi”. Il tema delle infrastrutture è sicuramente attuale, al di là di quanto accaduto con il Lecco: “Il problema delle infrastrutture dipende, spesso, da impedimenti oggettivi, legati alla burocrazia. Vogliamo privilegiare chi? Ci sono alcune società nel nostro paese che si sono volute muovere per fare lo stadio ma che non hanno avuto ancora le approvazioni. Oggi abbiamo 4 neopromosse, tutte senza stadio. Dalla D alla C ci sono 9 promosse, 5 hanno lo stadio e 4 no. In Serie B ci sono diverse società che giocano in deroga”.
Restando in tema iscrizioni, quali sono i prossimi step? “Eventuali domande per riammissione e ripescaggio devono essere presentate entro il 18 di luglio e noi le valuteremo il 28 di luglio al Consiglio Federale. Ci sono delle date fissate, grazie alla Norma Gravina, che prevedono la definizione degli organici entro 30 giorni. Entro il 29 agosto avremo una decisione definitiva. Avremo entro il 28 luglio la decisione del Collegio di Garanzia, il 2 agosto il TAR. Il legislatore ha voluto garantire al mondo dello Sport questo”.
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