Il Catania, dopo aver dominato e vinto il proprio girone di Serie D, si prepara al ritorno tra i professionisti. La società del presidente Pelligra è già al lavoro per farsi trovare pronta al campionato di Serie C. Tra gli uomini artefici di questa grande stagione e che si stanno preparando per la prossima c’è sicuramente Vincenzo Grella, vicepresidente e amministratore delegato del Catania. Intervenuto ai microfoni di Telecolor, l’ad ha prima fatto un bilancio sull’annata appena conclusa: “Il bilancio di questa stagione è positivo per una società che ha avuto poco tempo per mettere insieme gli uomini, partire con un certo entusiasmo e con idee chiare in poco tempo è stato per me un ottimo risultato. Sappiamo bene però che è solo la prima tappa. C’è ancora un grande lavoro da fare, abbiamo iniziato bene e dobbiamo continuare su questa strada.”
Grella ha quindi subito proseguito il suo intervento parlando del futuro: “Dobbiamo valutare bene cosa fare, avere chiare indicazioni dalla proprietà su quale sarà il budget e utilizzarlo nel modo migliore per far sì che il club abbia successo non solo sul campo ma in tutto quello che fa. Il primo passo è la conferma di un budget per poi programmare bene il lavoro. Deve decidere il presidente insieme al suo staff in Australia. Sono decisioni molto importanti, non certamente da prendere in due secondi. Ho sempre detto al presidente che cercherò di fare il massimo delle mie possibilità”.
L’Ad del Catania Vincenzo Grella ha poi parlato delle prime trasformazioni visto il ritorno tra i professionisti: “Sono stato nella sede della Lega Pro, sono tutti contenti per il ritorno del Catania in Serie C ma non m isorprende questo. Del resto Catania è una città che può stare in A. Nei primi incontri tutti fanno complimenti, vedremo durante l’anno come proseguiranno questi complimenti. Passaggio da SSD a SRL? Per la prima settimana di giugno ci sarà questa trasformazione societaria, non dovrebbe esserci il presidente in Italia ma io ho pieni poteri per formalizzare questa trasformazione. L’importante è che non mi ammali e che non mi presenti dal notaio (sorride, ndr)”.
Riguardo il futuro, Grella ha avuto modo di chiarire anche la posizione della società riguardo il ds Laneri e l’allenatore Ferraro: “Non ho mai dubitato di confermare Antonello Laneri. Ha fatto un grande lavoro. Sa bene quello che vogliamo fare, mi fido del suo buon senso. E’ un uomo serio, ha tutte le caratteristiche per proseguire questo progetto con me. Ferraro appartiene alla storia passata del Catania? No, stiamo facendo delle riflessioni come fa correttamente una dirigenza seria. Capisco l’ansia nel sapere chi sarà il nuovo allenatore. Questo non condiziona in nessun modo il timing della mia decisione perchè so di prendermi una grande responsabilità. Devo essere sicuro di avere dato in mano la guida tecnica della squadra alla persona che credo ci porterà successi. Valutiamo bene prima di prendere una decisione molto, molto importante. Stiamo cercando un allenatore che pratichi un calcio aggressivo, propositivo e con voglia di fare qualcosa di speciale“.
Grella ha poi espresso la propria posizione riguardo il mercato e la scelta dei calciatori per il ritorno del Catania in Serie C: “Stiamo valutando anche come intervenire sul mercato dei calciatori. Non abbiamo fretta di decidere. Con Laneri ragioniamo su chi è adatto e chi meno, anche su chi ha avuto meno spazio ma ha certe caratteristiche che possano servire nel contesto di una rosa molto competitiva con più opzioni per il mister. In questo momento ci propongono tanti calciatori, valutiamo bene se andare avanti con il gruppo che ha vinto con nettissimo distacco quest’anno.
Io vorrei una squadra più giovane possibile e ragazzi siciliani, meglio ancora catanesi, ma dall’altra parte ho una piazza e proprietà che vuole vincere e non conosce la parola sconfitta. Devo trovare il giusto equilibrio tra questi due mondi, uno quello reale, l’altro un sogno nella mia testa. Ci tengo tanto a lanciare ragazzi giovani che meritano questa opportunità”.
Infine l’ad del Catania ha parlato anche della questione riguardante lo stadio e mostrando apertamente le proprie idee per la squadra del futuro: “Il campo nuovo lo accetto ben volentieri come una nuova sala stampa. Un restyling dopo tanti anni fa solo piacere, siamo contentissim di questo. Però bisogna sapere anche cosa fare con uno stadio, portando la gente con il grande entusiasmo visto quest’anno, voglia di rivincita e di riportare in alto la città. Con giocatori che abbiano l’atteggiamento giusto e attaccamento verso la maglia. Questo mi interessa più del campo rifatto piuttosto che dei seggiolini”.
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