I segreti del Gubbio: dall’esperienza di Braglia alla filosofia del ds Mignemi
Sette vittorie nelle ultime otto partite nel girone B: il Gubbio di Piero Braglia non si ferma più. L’ultima vittoria è quella contro il Pescara di Zeman: un 4-0 senza storia. Gioco, personalità e anche spirito di sacrificio. Queste alcune delle caratteristiche che rendono i rossoblù una squadra difficile da affrontare per tutti.
Dalle ambizioni di un campionato tranquillo al quarto posto: chi lo avrebbe mai detto? Alla base di tutto, però, c’è un lavoro che parte da lontano e una filosofia ben chiara. Quella del ds degli umbri, Davide Mignemi.
Dalle ambizioni di un campionato tranquillo al quarto posto
“Sono una buona squadra e Braglia ha fatto sempre bene in Serie C”. Zeman aveva avvisato, ma forse nemmeno lui si sarebbe aspettato un Gubbio così travolgente. Il 4-0 al Pescara non arriva in modo casuale. È frutto di un percorso e di una crescita costante dei rossoblù, testimoniata anche dai numeri. Sono 22 i punti conquistati sui 24 disponibili in campionato nelle ultime otto: una media da big. Proprio quello che il Gubbio sta diventando. Il merito è anche di chi siede in panchina: Braglia ha saputo toccare le corde giuste. Quello dei rossoblù è un gruppo giovane che ha bisogno dell’esperienza dell’allenatore ex Juve Stabia. I risultati? Li stiamo vedendo.
I segreti del Gubbio: la filosofia del ds Davide Mignemi
In estate il Gubbio ha ottenuto la più grande plusvalenza della sua storia del club grazie alla cessione di Alessandro Arena al Pisa. Nel calciomercato di gennaio hanno salutato anche Denis Portanova, direzione Virtus Entella, e il promettente 2006 Vincenzo Di Gianni ceduto alla Lazio. Altre plusvalenze. La filosofia della società e del ds Mignemi, però, non è cambiata. Il club umbro ha continuato a tesserare giovani interessanti come Brambilla, Calabrese e Desogus, dando così continuità al progetto Gubbio.
La storia di Mignemi da direttore sportivo parte da lontano: dai tre campionati vinti con la Sicula Leonzio (promozione, eccellenza e poi serie D), fino alla scoperta di Aimo Diana allenatore. Questo è il terzo anno al Gubbio: nei primi due erano già arrivati due ottimi risultati con il settimo e il quinto posto. Una crescita costante. Oggi il ds dei rossoblù può sognare ancora più in grande. Obiettivi per il futuro? Continuare a credere nei valori che lo hanno portato fino a questo quarto posto con i rossoblù.