Protagonista nella vittoria in rimonta per 2-1 contro il Monopoli del 17 settembre, Cristian Hadziosmanovic ha ripercorso in un’intervista quella che è stata la sua carriera. Dagli inizi con il settore giovanile del Lecce, poi il Milan, fino al Potenza e al gol realizzato domenica scorsa contro il Monopoli. Ecco le parole dell’esterno rossoblu.
“Sono contento di aver giocato tutte le partite, pian piano le prestazioni della squadra stanno crescendo.” Con queste parole è iniziata l’intervista a Cristian Hadziosmanovic. “Il mio gol? Con il Monopoli siamo stati bravi a reagire, sono contento del gol. Poi proseguendo sul Potenza e su mister Colombo: “Il Potenza sicuramente è una buona squadra, abbiamo alzato l’asticella e daremo tutto per arrivare il più in alto possibile. Colombo è una persona bravissima con idee molto chiare e determinate, vuole un calcio propositivo”.
Inizialmente Cristian giocava nel settore giovanile del Lecce. Nasce e inizia dalla squadra della sua città. Improvvisamente, però, arrivò il passaggio dal Lecce al Milan: “Bianchessi uno scouting del Milan venne a vedere una partita e alla fine dell’incontro decise di puntare su di me“. Incominciò dall’Under 17 fino ad arrivare alla Primavera allenata da Brocchi. “Su Brocchi? Una grandissima persona che stimo molto, un grande allenatore. Lo ringrazio perché fu lui a spostarmi da centrocampista a terzino”. In quella Primavera c’erano tanti talenti come Donnarumma, Locatelli, Cutrone e Calabria: “Cosa penso di loro? Donnarumma aveva capacità incredibili, un’elasticità impressionante. Manuel Locatelli già a 14/15 anni calciava come se fosse un adulto, aveva una visione di calcio molto importante. Cutrone, invece, aveva una fame di gol clamorosa e se non faceva gol piangeva nello spogliatoio. Con Calabria ho giocato poco, però dava consigli importanti a noi più piccoli e sono contento faccia adesso il capitano con il Milan”. Hadziosmanovic riuscì ad allenarsi anche con la prima squadra guidata in quel momento da Filippo Inzaghi: “Una bellissima sensazione. Chi mi impressionò? Sicuramente Jeremy Menez, aveva una qualità straordinaria”
Il passaggio dal Milan alla Sampdoria e da lì tanti prestiti in C: Livorno, Reggina, Vis Pesaro, Monopoli e Casertana. “La mia idea era quella di giocare. A Reggio Calabria ho giocato tutte le partite ad esempio”. Sulla parentesi Sampdoria: “Rimpianti? No, rimpianti no. Alla fine il primo anno ho fatto un ritiro con loro, forse il rimpianto è non aver fatto più ritiri negli anni successivi”. Infine un pensiero sulla Reggina e sulle vicissitudini estive. Una tappa importante della sua carriera, una squadra che non ha dimenticato: “La piazza di Reggio non merita quella categoria, la Serie D. Merita altri palcoscenici come la Serie A. Gli auguro di salire il prima possibile nelle categorie che merita.
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