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Rafia tra presente e passato: “A Pescara presi fiducia. Corvino? Mi ha chiesto di sposarci”

Rafia

Credit: Pescara Calcio

Il classe 1999 Hamza Rafia ha già stupito tutti in Serie A . Per lui finora cinque partite e già un gol “al Franchi” contro la Fiorentina. Non scordiamoci che il centrocampista ha anche un passato in Serie C. Ha vestito le maglie di Juventus Next Gen e Pescara, rispettivamente nella stagione 2021/22 e 2022/23. Con la prima di queste, ha collezionato 15 presenze arricchite da 2 gol e 5 assist, mentre, con i biancoazzurri 18 partite condite da 1 gol e 10 assist. Il tunisino si è raccontato in un intervista, parlando ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole.

Hamza Rafia si racconta ai microfoni di DAZN

Il mio arrivo al Lecce? “Mi aspettavo un bel mercato, avevo tante richieste in Serie B. Il procuratore mi aveva avvisato dell’interesse di Corvino in Serie A così facemmo tante videochiamate. Era l’opportunità della vita. Mi ha detto che prima di sposarsi bisogna conoscersi. Anche se non ci conoscevamo mi ha chiesto di sposarci. Due settimane dopo ci siamo sposati. Hanno fatto un lavoro a fari spenti perché anche mister D’Aversa è di Pescara”. Cosi si è aperta l’intervista al talento classe 1999. Poi continua: “Sono nato in un paesino in Tunisia, in campagna. Poi mio padre è andato in Francia e lo abbiamo raggiunto. Dopo il mondiale del 2006 mi piaceva Zidane così ho iniziato a giocare a calcio. A vent’anni ho giocato una buona Youth League a Lione anche se sapevo di non essere parte del progetto: mi ha chiamato la Juve. C’erano Sarri e Pecchia, ho fatto fatica all’inizio a causa della lingua. Alla lunga sono venuto fuori. Ho giocato e fatto gol con Pirlo in prima squadra. A seguire c’è stata un’esperienza che non è andata bene allo Standard Liegi ed un prestito dei sei mesi sempre con Pecchia alla Cremonese.

“Zeman ci ha aiutato tanto”

Infine ha parlato di Pescara e del suo mister attuale D’Aversa: “A Pescara ho preso fiducia. Se non ti senti bene con la testa è un problema. La gente mi amava, tutti mi volevano bene. Questo mi ha dato forza. Avevamo una bella squadra, Zeman ci ha aiutato tanto. Con D’Aversa ho parlato con lui la prima volta a Folgaria. Tanti allenatori venivano a vedere gli allenamenti del Pescara di Zeman. D’Aversa veniva tutti i giorni a vederci, gli piaceva farlo”.