Hasa, Comenencia e non solo: le soluzioni interne in casa della Juventus Next Gen per Allegri
“Avere giocatori del settore giovanile è molto importante. Resta negli anni”, così Massimiliano Allegri si è espresso in conferenza stampa alla vigilia del Derby con il Torino. Miretti, Fagioli, Barrenechea, Iling Jr, Yilidz e non solo. Questi sono solo alcuni dei giovani che, nelle ultime stagioni, sono riusciti a esordire in prima squadra passando per la Juventus Next Gen. L’allenatore livornese ha dimostrato più volte in passato di tenere fortemente in considerazione la formazione Under 23 bianconera che gioca in Serie C. Nel club di Brambilla c’è già chi si è messo in mostra e chi ancora ha tanto da dimostrare.
La Juventus, inoltre, dovrà fare i conti con il “caso Pogba”. Le controanalisi a cui si è sottoposto il francese hanno dato esito positivo e, dunque, adesso si aprirà il fronte giudiziario sportivo (qui i possibili scenari). Il centrocampo della Juventus Next Gen si sta dimostrando uno dei reparti più importanti della formazione bianconera e, dunque, non è escluso che Massimiliano Allegri possa ricorrere a una soluzione interna nelle prossime settimane per sostituire il francese.
Da Hasa a Comenencia: chi sono i centrocampisti della Juventus Next Gen
La Juventus Next Gen sta risalendo la classifica, dopo aver iniziato la stagione con tre sconfitte consecutive. Massimiliano Brambilla, però, oltre al risultato in campo, deve guardare anche la crescita dei singoli giocatori nel corso della stagione. Nel reparto dei centrocampisti, troviamo un calciatore che, già da quest’estate nell’Europeo U-19, ha iniziato a farsi conoscere. E’ Luis Hasa. Il talento classe 2004, gia nazionale Under 19 e Under 20, sta trovando il campo con regolarità in Serie C. Il talento bianconero è cresciuto calcisticamente in casa Juventus. I piemontesi, infatti, lo hanno prelevato all’età di 8 anni nel lontano 2012. Per lui tutta la trafila delle giovanili, sino ad arrivare alla Next Gen. Il suo sogno è chiaro: arrivare a giocare in prima squadra.
C’è chi poi, invece, è arrivato nell’ultima sessione estiva di calciomercato, ma è già diventato un titolare inamovibile per la Next Gen: Livano Comenencia. L’olandese, classe 2005 cresciuto nel PSV, può già vantare diverse convocazioni in Eredivise. E’ un calciatore molto duttile che nasce come terzino destro ma che Massimiliano Brambilla sta utilizzando prevalentemente come mezz’ala. Per lui già un gol e un assist in questo avvio di stagione, dove ha giocato tutte le partite a disposizione.
Salifou e gli altri “giovani wannabe”: Allegri può pescare dalla rosa della seconda squadra
C’è un altro giovane centrocampista, arrivato in questa sessione estiva di calciomercato, a cui Massimiliano Brambilla difficilmente rinuncia. Il suo nome è Dikeni Salifou, arrivato in prestito dal Werder Brema e che si sta mettendo in mostra in Serie C. E’ un classe 2003 che può vantare anche una presenza in Bundesliga, collezionata nella passata stagione con lo Stoccarda.
Nella rosa della Next Gen troviamo anche Martin Palumbo. Il classe 2002 ha già giocato 5 partite in Serie A con le maglie di Juventus e Udinese, ma è al momento out per un problema al menisco. Il centrocampista può, inoltre, vantare anche 5 presenze con la nazionale U-21 della Norvegia. Da tenere d’occhio anche Joseph Nonge, arrivato nella squadra di Brambilla in questa stagione dopo un campionato da protagonista con la formazione Primavera.
Dalla Next Gen alla Prima squadra: il progetto bianconero
“Possiamo arrivare ad avere il 50% della prima squadra composta da giocatori provenienti dal settore giovanile nel giro di 5 anni mantenendo la competitività”. Così Andrea Agnelli si era espresso nell’ultima conferenza da presidente della Juventus. Le sue parole, lette oggi, sembrano essere una profezia. Nel match contro l’Atalanta di Serie A, infatti, la distinta dei bianconeri era composta da 10 giocatori nati dopo il 2000. E’ l’inizio di un percorso iniziato nel 2018 e che, con i vari Miretti, Fagioli, Barrenechea, Soulè e non solo, sta iniziando a dare i suoi frutti. E il lavoro non è ancora finito.