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Dean Huijsen, a 18 anni cardine della Next Gen. E Allegri osserva

Tra i tanti talenti che sta mettendo in vetrina la Juventus Next Gen spicca sicuramente il nome di Dean Huijsen. Presentato come “il nuovo De Ligt” al suo arrivo in Italia dal Malaga, il classe 2005 ha fatto presto capire il perché di questo paragone, che va oltre somiglianze fisiche e la nazionalità in comune. Sono già 17 oggi le sue presenze con la seconda squadra bianconera, 17 come l’età che aveva quando le ha giocate. È solo oggi infatti, 14 aprile 2023, il giorno del suo diciottesimo compleanno. Talento precoce e di grandi prospettive, ma già punto fermo della Juventus Next Gen.

Difensore ma non solo: goleador, regista e leader con futuro in prima squadra

Sicuramente non sarà soddisfatto al 100%, perché il regalo che più voleva per questo compleanno era la Coppa Italia di Serie C, persa invece contro il Vicenza. Nonostante ciò, la sua partita nella finale è stata un’ennesima ottima prestazione, che convincerà ancora di più la Juventus a blindarlo per farne il difensore del futuro. Attualmente in scadenza a giugno 2024, il giovane olandese potrebbe consolarsi a breve con un altro regalo di compleanno. Infatti, in arrivo sembra esserci per lui un quadriennale: l’accordo è stato trovato da tempo, la trattativa è ai dettagli e dovrebbe chiudersi a breve. Prima di depositare il contratto le parti hanno deciso di aspettare il compimento della maggiore età, permettendo così ad Huijsen di poter firmare per più di tre anni.

Non sorprenderebbe vederlo presto in pianta stabile agli ordini di Allegri, dato che già quest’anno il classe 2005 ha bruciato le tappe. Partito con ottimi risultati con la Primavera di Montero, già a dicembre era stato aggregato con la prima squadra per la preparazione al ritorno in campo post Mondiale. Con l’inizio del nuovo anno, con i pari età non ci è più tornato, promosso in pianta stabile in Next Gen. Da quel momento è sempre titolare anche nella squadra di Brambilla, con cui da minorenne ha iniziato a raccogliere le prime presenze e i primi gol tra i professionisti.

Proprio i gol sono un aspetto che lo distingue dagli altri difensori. Sono già 9 per lui in stagione, 6 con la Primavera e 3 in seconda squadra, realizzati su rigore, di testa e anche dalla distanza. Numeri da attaccante che lo portano a un passo dalla doppia cifra, già raggiunta lo scorso anno, con 8 reti con l’U17 bianconera e 2 all’europeo di categoria con la sua nazionale. Questi suoi numeri straordinari sono anche dovuti a una grande abilità tecnica. Per questo, da destro naturale si trova alla grande anche a sinistra nella difesa a tre di Brambilla, in cui detiene i principali compiti di impostazione dal basso. Un vero e proprio regista difensivo, un muro in difesa e con l’attitudine al gol: insomma un giocatore completo come pochi.

I momenti chiave della sua stagione di Huijsen: gol e partite importanti

Un giorno sicuramente importante nella stagione di Huijsen è stato il 22 dicembre scorso, in cui è sceso in campo contro il Rjeka in amichevole con la prima squadra. I 90 minuti da lui giocati quel giorno stupirono tifosi e addetti ai lavori, facendo capire che la Juve aveva in casa un gioiellino, da lì in poi monitorato sempre di più da Massimiliano Allegri. Dopo aver confermato quest’impressione nel secondo tempo giocato in un’altra amichevole con lo Standard Liegi, è salito nella formazione Under 23 dove ha offerto altre grandi prestazioni.

Su tutte, quella che resta la sua miglior prova, è il ritorno della semifinale di Coppa Italia del 15 febbraio. La sua doppietta contro il Foggia è stata quella dei suoi primi gol tra i grandi e ha portato la contesa ai rigori. Il secondo gol, in particolare, è stato una perla, con una gran conclusione dalla distanza. Dal dischetto ovviamente si è presentato anche lui, segnando e dando prova di un’altra sua caratteristica: la personalità. 

In campionato il primo gol l’ha trovato a inizio aprile, nella sconfitta per 3-1 con la FeralpiSalò capolista, che ha confermato la sua vena realizzativa e il suo sapere stare in campo anche contro avversari molto forti. Arriviamo infine alla finale di ritorno di Coppa Italia, in cui ha ben performato nonostante la sconfitta. Era il più giovane dei 22 in campo, ma, nonostante ciò, ha confermato la sua attitudine da veterano, reggendo la pressione e prendendosi anche dei rischi in una sfida delicata.

Il prossimo capitolo importante vorrà sicuramente scriverlo ai playoff di Serie C, che la Juve Next Gen deve ancora centrare nelle ultime due partite di regular season. Poi ci sarà l’estate, che potrebbe portare a Max Allegri l’ennesimo frutto dello scouting e della formazione delle giovanili bianconere.

A cura di Simone Solenghi

Redazione

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