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Hujsen: “Juventus in B? Rimarrei qui ugualmente”

Dean Huijsen Juventus

In una recente intervista a Voetbalzone, Dean Huijsen ha parlato della sua avventura alla Juventus con anche alcuni retroscena sul suo arrivo in bianconero. La voglia di Juventus è tanta, con il giocatore che sembrerebbe proiettato al voler rimanere e cercare l’approdo in prima squadra, dopo aver già fatto qualche allenamento agli ordini di Massimiliano Allegri.

Huijsen, grossa occasione in caso di Serie B

Tra i grandi protagonisti della Juventus Next Gen in questa stagione e con un occhio di riguardo da parte di Massimiliano Allegri, che potrebbe presto portarlo in prima squadra. Dean Huijsen scalpita per l’arrivo tra i ‘grandi’ e lo conferma anche quello che ha detto nell’intervista. Infatti, l’intenzione sembrerebbe essere “trovare posto in prima squadra la prossima stagione” e resterebbe anche nel caso in cui ci fossero ulteriori penalizzazioni alla Juventus che potrebbero portare ad una retrocessione. L’alternativa sarebbe andare “in prestito in un club di Serie A o B per fare minuti“.

Dean Huijsen Juventus

Sull’esperienza in prima squadra pochi dubbi, visto che “è stato molto divertente. Quelli sono giocatori che normalmente vedi solo su FIFA”. Era ‘solo’ un allenamento, ma è stato davvero bello. Vedendo Paulo Dybala ho pensato davvero: ‘Gesù, è davvero molto bravo’. Sono tutti top player ovviamente, ma io affrontavo Dybala. Ho dovuto marcare Dusan Vlahovic, Federico Chiesa e Álvaro Morata. Quindi è stata piuttosto dura“.

Dean Huijsen Juventus

Retroscena sull’arrivo in bianconero

L’arrivo alla Juventus è di quelli incredibili, specialmente perché anche un’altra big europea lo voleva: “Un dirigente della Juventus è volato a casa nostra in Spagna. Ha spiegato qual era il loro piano per me. Poi sono andato a Torino con i miei genitori a vedere il centro sportivo della Juventus. I miei genitori hanno avuto una serie di conversazioni anche con il capo dell’accademia giovanile del Real Madrid. Una scelta, quella bianconera, che poi ha spiegato: “Prima di tutto l’Italia è ovviamente molto conosciuta per i difensori lì. Pensavo di poter imparare molto lì e l’ho fatto. In Spagna giochi sia contro squadre amatoriali che professionistiche nelle giovanili. In Italia è diverso: lì tutte le squadre sono professionistiche. Gli avversari erano di livello superiore. Questo mi ha convinto a scegliere la Juventus“.