Dai minuti giocati contro il Benfica in Champions non si fa altro che parlare di lui. Samuel Iling Junior ha rappresentato, forse nel momento più buio della Juventus, la luce in grado di alimentare le speranze future. Le speranza di una squadra che, anche e soprattutto attraverso i giovani cresciuti in casa, dovrà presto far partire un cambio generazionale.
Alto 1,82, il giocatore inglese ha nella velocità e nella capacità di dribblare le sue armi migliori. Da esterno d’attacco rende come pochi pari età, dato ancora più lampante se la maglia è quella bianconera. Attivo sui social, Iling ha raccolto nelle ultime settimane i complimenti di amici e compagni di squadra, dopo le prove in prima squadra che hanno convinto davvero tutti. Su Instagram si sono sprecate per lui parole di elogio, con lo stesso classe 2003 conscio che il meglio debba ancora arrivare.
Chi lo conosce bene lo descrive come un ragazzo serio, ligio al lavoro sul campo nel corso della settimana e senza fronzoli per la testa nonostante la notorietà in netto aumento nel corso degli ultimi giorni. L’Academy del Chelsea in tal senso ha aiutato e non poco. Una scuola di vita in primis, e dalla quale Iling sembra aver appreso in toto gli insegnamenti dell’esperienza in blues. Per nulla passato inosservato il dettaglio della labbra particolarmente pronunciate. Già una peculiarità per lui, considerato che tra social e spogliatoio è spesso oggetto di battute ironiche. In modo bonario, si intende.
Iling rappresenta a oggi l’esempio più fulgido del lavoro della seconda squadra bianconera. Il tempo dirà quanto potrà essere utile a Max Allegri, ma la sensazione è che l’inglese possa trascorrere l’intera stagione tra prima squadra e Next Gen.
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