Il Catania sta vivendo la prima stagione di ritorno tra i professionisti dopo aver vinto la Serie D nella scorsa annata. Consapevoli dell’importanza dei prossimi 12 mesi per una piazza calda come quella sicula, il presidente Rosario Pelligra ha fatto in modo di poter consegnare all’allenatore Tabbiani una rosa all’altezza. Sono stati diversi i colpi estivi di calciomercato, Di Carmine e Chiricò solo per menzionarne alcuni. L’inizio della stagione è stato complicato per diversi motivi. Dopo la sconfitta all’esordio contro il Crotone, la seconda partita del Catania è stata rinviata alla luce dei fatti accaduti allo stadio Iacovone. L’allenatore Luca Tabbiani ha parlato ai microfoni di Catanista toccando temi importanti per i rossoazzurri.
L’ex Fiorenzuola ha aperto l’intervista parlando del proprio Catania: “Una delle caratteristiche che un allenatore deve avere è quella della gestione dello spogliatoio, tramite la costruzione dei rapporti con i giocatori e anche con la stampa. Me l’ha insegnato Maran, un vero maestro in questo, e ho notato che altri allenatori invece non curavano tanto questo aspetto. Lui considerava il giocatore prima di tutto come uomo e poi come calciatore. Senza presunzione, oggi ho un mio modo di fare e dei principi miei che voglio vedere in campo, ma prima di tutto deve esserci la giusta alchimia con i ragazzi. Chiaro che lavoriamo per vincere, ma avere la fiducia dei giocatori che alleno è il primo successo per me”.
In seguito, l’allenatore è sceso più nel dettaglio parlando di come vuole che la squadra sviluppi le sue idee: “Il nostro gioco è collettivo, prevede l’uscita delle individualità negli ultimi 20-25 metri: mai soffocare le qualità dei singoli, ma nella costruzione conta la collettività. La partita con il Crotone è ormai acqua passata, però sono queste le gare che a noi allenatori lasciano più positività, perché abbiamo lavorato bene tanti palloni in avanti, creato tante situazioni 1vs1 sugli esterni, poi è chiaro che si poteva fare meglio nella conclusione. L’obiettivo è creare queste situazioni, ma dipende anche dagli avversari che ci troveremo di fronte. Le mezzali preferisco tenerle al centro perché possono aggredire alti e recuperare subito palla”.
Infine, Tabbiani ha fatto un piccolo recap per quanto riguarda gli infortunati all’interno della rosa: “Popovic ha preso una botta alla faccia dal portiere e stiamo verificando la situazione. Dubickas ha una infiammazione al tendine d’Achille e non vogliamo aggravare la situazione. Sarao e Di Carmine invece stanno bene, il primo ha fatto tutta la preparazione, Di Carmine è arrivato dopo ma fisicamente sta bene. Cerchiamo di far fronte a tutti gli impegni con più giocatori possibile. Quaini sta bene pure, oggi si è allenato tranquillamente. Non c’è chiaramente Rapisarda”.
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