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Ioime: “Potenza-Picerno, vi dico tutto. E quella volta che potevo firmare col Napoli”

Potenza contro Picerno raccontata da Raffaele Ioime, che la “gioca” in esclusiva per LaCasadiC. Il portiere napoletano, attualmente di proprietà della Triestina, è infatti un doppio ex della sfida del girone C in programma nel prossimo weekend, tra due comunità divise da soli 20 km e che vivono questa sfida come uno vero e proprio spot per il territorio lucano. “Tra Potenza e Picerno c’è una sana rivalità, parliamo sempre di un derby. Mi aspetto una partita, almeno da parte del Potenza, col sangue agli occhi, come si suol dire: per la posizione di classifica, per gli ultimi risultati generali e per l’esonero dell’allenatore – afferma Ioime – Sono sicuro che il Presidente Caiata, oltretutto, gli darà una grossa carica”.

Potenza-Picerno, la gara di Raffaele Ioime

“Sono geograficamente molto vicine ma come realtà un po’ diverse. Picerno è un paesino di 4mila abitanti, essere in Lega Pro è qualcosa di davvero molto bello. E’ diventata una piazza molto seguita, vorranno dimostrarlo in campo e certificare questa crescita. Hanno una squadra a mio avviso molto buona, ma non lo dico solo io. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, in linea con gli obiettivi iniziali. Il Potenza, dal canto suo, ha comunque calciatori forti e mi lascia perplesso la sua posizione di classifica. Questo è un girone difficile, ha messo insieme soltanto due vittorie ma credo e spero che riusciranno a risollevarsi”.

Ioime, la storia delle due esperienze e il retroscena Napoli

Con la maglia del Picerno, Ioime ha messo insieme 72 presenze in due anni e mezzo, tutte in serie D. Mentre, con la maglia del Potenza, sono state 49 le apparizioni. Questa volta in Serie C: “Picerno è arrivato nella mia vita quando volevo smettere, ero reduce da un’esperienza in Eccellenza col Gaeta. Ero rimasto molto deluso l’estate precedente e per questo avevo pensato di appendere i guantoni al chiodo: dovevo andare a giocare al Napoli, con Benitez in panchina e Fabio Pecchia come vice. Avevo trovato l’accordo su tutto, mancava solo la firma ma l’ultimo giorno disponibile Benitez fece svincolare Toni Doblas dalla squadra in cui giocava all’epoca e presero lui al posto mio. Ebbi una forte delusione, emotivamente fu un colpo bruttissimo: sono tifoso del Napoli da sempre e abito in pieno centro a Napoli. Fu proprio De Laurentiis a dirmi di no, che purtroppo non poteva prendermi perchè l’allenatore aveva indicato un altro portiere”.

Un’autentica beffa: “Diciamo pure che fu una bella botta, volevo lasciare il calcio, inizai la stagione a Gaeta e dopo un mese arrivò la chiamata del Picerno che mi offriva un bel progetto ed un buon contratto. Oltre al fatto di ritornare ad avere una visibilità diversa. Eravamo ultimi in D, siamo ripartiti insieme si può dire. A Potenza mi sono consacrato, invece, vincendo il titolo di miglior portiere della Serie C e facendo parte di una squadra molto forte, completa. Non era facile batterci, anzi. Difficilmente ci facevano gol”. 

Gli uomini chiave del derby

“Marcone, l’attuale portiere del Potenza, secondo me può essere l’uomo decisivo. A me piace tanto, è un numero uno moderno che sa giocare bene anche con i piedi. Potrebbe dare una grossa mano, perchè io vedo favorito il Picerno e dunque una gran prestazione di Marcone potrebbe certamente aiutare il Potenza a non perdere e indirizzare la gara su binari diversi. Dovrà star attento soltanto al mio amico ed ex compagno Esposito, calciatore del Picerno che secondo me è fuori categoria ed in Serie C può far gol a tutte le squadre e a tutti i portieri”. E se l’avviso ai naviganti arriva da un esperto numero uno, c’è da credergli.

A cura di Antonio Pergola

Photo Credits: Potenza Calcio, Marco Stile, Kikino2017