Israel: “La Juventus è uno stile di vita”
Continua il suo percorso di crescita la Juventus U23. La squadra di Lamberto Zauli, con la vittoria contro il Renate nello scorso turno per 2-1, ha ottenuto la matematica qualificazione ai playoff per la Serie B. Un traguardo importante, frutto di grande lavoro dei giovani talenti bianconeri. Soulè, Miretti, ma anche il portiere uruguaiano Franco Israel. Seconda stagione a Torino per il classe 2000, protagonista assoluto tra parate e clean sheet. Ben 8 le gare senza subire reti, in 30 presenze nel girone A. A due giornate al termine della regolar season, si è raccontato ai microfoni ufficiali del club.
L’importanza del gruppo
Tra le dichiarazioni di Israel, anche un passaggio dedicato, al gruppo che si è creato nel corso della stagione. Autentica arma in più della Juventus U23 di Lamberto Zauli: “La forza di questo gruppo è senza ombra di dubbio il collettivo. Siamo una squadra che, coralmente, può dire la sua in ogni partita, dimostrando tutto il suo valore. Ci sono tanti giocatori forti tecnicamente e intelligenti tatticamente. A mio giudizio è stato creato il giusto insieme di ingredienti per poter recitare un ruolo importante all’interno di un campionato molto competitivo come quello della Serie C. E non era scontato tenendo in considerazione l’età media molto bassa della nostra rosa”.
Fondamentale anche l’apporto dei giovani alla prima squadra di Max Allegri: “Un altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che diversi giocatori dell’Under 23 si allenano con la Prima Squadra e quest’anno si è aggiunto anche lo straordinario percorso in Youth League della Primavera che ha coinvolto anche in questo caso qualche nostro compagno. Sono situazioni, come dicevo, da tenere in considerazione e personalmente le reputo un valore aggiunto straordinario nel percorso di crescita di ragazzi così giovani come noi”.
Il sogno prima squadra
Anche Israel nel corso della stagione, è stato convocato da Allegri per qualche allenamento con la prima squadra. Momenti da ricordare ed emozioni da custodire a lungo: “Io, personalmente, quando ho avuto l’opportunità di andare ad allenarmi in Prima Squadra ho cercato di apprendere quante più cose possibili. Quando ti alleni con campioni del genere non puoi fare altro che imparare, focalizzandoti su ogni minimo dettaglio“. Attenzione al massimo e voglia di apprendere il più possibile: “Focalizzandomi sul mio ruolo, posso soffermarmi maggiormente su Szczesny, Perin e Pinsoglio e posso dire che ciò che mi ha sorpreso maggiormente è stato il livello di attenzione massima che riescono a mantenere per tutto l’arco dell’allenamento ed è un aspetto estremamente utile nel momento in cui scendi in campo per la partita. Il loro margine di errore è bassissimo. Questi sono sicuramente step importanti che dovrò fare nella mia carriera”.
Visualizza questo post su Instagram
Il mondo Juventus
Entrare a fare del mondo Juventus non è facile, ma diventa presto, per chi ne fa parte, un qualcosa di più. Giocare per i colori bianconeri, rappresenta il sogno di tanti bambini. Israel racconta così l’universo Juve: “Io sono qui alla Juve da quattro anni e questa maglia mi ha dato davvero tanto. Sono cresciuto come giocatore e come uomo. La filosofia di questa grande società, conosciuta in tutto il mondo, è una filosofia che va ben oltre il campo. La Juve è uno stile di vita. La cultura del lavoro è uno dei fondamenti del club e penso che chiunque faccia parte di questa grande famiglia debba esserne consapevole. Hai tutto a disposizione, a partire dalle strutture all’avanguardia, fino ad arrivare alla straordinaria disponibilità di ogni singolo addetto ai lavori. Chiaramente, però, tutto questo deve essere accompagnato dall’impegno quotidiano che tutti noi atleti dobbiamo dimostrare”.
Chiusura poetica di Israel, come cantava Jovanotti: “Sono un ragazzo fortunato perchè mi hanno regalato un sogno”. Il portiere e la Juventus, una storia d’amore. Da Buffon a Israel, il futuro della Juventus è in buone “mani”.