Jacopo Murano, Facundo Lescano e Cosimo Patierno. Tre giocatori militanti nel campionato di Serie C che, oltre al ruolo di attaccante, hanno un’altra cosa che li accomuna. Sono stati gli unici giocatori in grado di segnare una doppietta al Catanzaro dei record. L’ultimo a realizzare quest’impresa è stato Murano del Potenza, il ‘Samurai’ rossoblù che nell’ultima giornata di campionato ha regalato la vittoria alla squadra di casa sua.
Il Samurai di Potenza, come è stato soprannominato per via del taglio dei suoi occhi, ha iniziato a tirare i primi calci ad un pallone proprio nella società rossoblù. Quelli veri, invece, li dà in Serie D allo Sporting Genzano prima e al Campobasso poi. In questi primi anni, Jacopo dimostra di essere un attaccante abile senza palla e soprattutto palla al piede. Talento che gli vale la chiamata del Taranto in C1, dove però gioca poco: finisce in prestito prima al San Marino poi al Montechiari. Il fallimento della società rossoblù lo porta al Brindisi dove, però, dieci giorni dopo la firma si rompe il crociato.
Jacopo attraversa forse il periodo più buio della sua carriera da giocatore, caratterizzata da gol ma anche da tanti infortuni. Dopo la rottura del crociato, il primo pensiero di Murano è quello di appendere gli scarpini al chiodo. Anzi, ha praticamente smesso. Durante i lunghi mesi di riabilitazione torna a lavorare con suo padre, che fa l’ottico. Il richiamo del prato verde è, però, troppo forte e così dopo le mattine trascorse in negozio, infila gli scarpini e passa i pomeriggi ad allenarsi. Ricomincia a giocare e lo fa tornando nella squadra della sua città che milita in Eccellenza. 37 reti dopo ha permesso ai rossoblù di raggiungere la promozione e alla sua carriera di rilanciarsi.
È il 2014 e dopo aver ripreso la professione di calciatore a discapito di quella da ottico, Jacopo si trasferisce di nuovo in Puglia, questa volta al Monopoli. Poi di nuovo a “girovagare”. Sei mesi a Grosseto dove realizza sei gol nonostante in campo scenda poco, e sei mesi alla Recanatese dove i gol diventano nove. La svolta per la carriera di Murano è dietro l’angolo. In questo suo continuo “vagabondare”, viene notato da Roberto Canepa, DS del Savona, e dalla nuova proprietà del presidente Cavaliere di cui accetta la corte unendosi alla squadra. È proprio la maglia del Savona che dà una svolta allo Jacopo Murano calciatore, come? Facendolo giocare prima punta.
Il cambio di posizione in campo, l’ambiente che lo fa sentire coccolato come a casa e l’essere parte di un progetto importante lo mettono a suo agio. Da attaccante qual è, ripaga tutto questo a suon di gol guadagnandosi la chiamata dalla Serie A, con la Spal fortemente interessata a lui. Arrivato a Ferrara, Jacopo svolge il ritiro pre campionato con i biancoazzurri, ma viene girato in prestito al Trapani dove decide di chiudere la stagione.
Dopo Trapani, però, le cose si fanno nuovamente complicate: gli viene infatti diagnosticato un problema di natura cardiaca, che lo tiene fermo un anno. Riesce, però, a superare anche questa sfida: riprende l’attività di calciatore, rescinde il proprio contratto con la Spal e fa rientro a casa, nel suo Potenza. Gli infortuni continuano a martellarlo ma lui non molla. Dopo due stagioni in rossoblù, riprende il suo girovagare e viene ceduto al Perugia, poi all’Avellino. Alla fine fa ritorno a casa viene ceduto dove ritrova Raffaele ed anche se stesso e lo conferma la doppietta con il Catanzaro, regalandosi i playoff. Il Samurai è tornato ed è pronto a nuove sfide.
A cura di Luca Salera
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