La partita tra Latina e Avellino si è conclusa con un finale ad alta tensione. Dopo ben 10 minuti di recupero, un faccia a faccia ha visto coinvolti Jefferson, attaccante del Latina, e Luigi Silvestri, difensore dei campani. Dopo un contrasto di gioco, i due si sono scontrati generando una rissa che ha visto coinvolti diversi calciatori. L’arbitro ha così espulso entrambi i giocatori ma il diverbio è continuato anche nel tunnel che conduce negli spogliatoi. All’indomani della partita è arrivata anche la decisione del Giudice Sportivo, che ha punito Jefferson con quattro giornate di squalifica. E’ arrivata così la risposta del calciatore brasiliano che sul proprio profilo Instagram ha chiarito l’accaduto.
Questa la versione di Jefferson su quanto successo: “Volevo parlare dell’accaduto di ieri, volevo spiegare quanto occorso, me lo stanno chiedendo in tanti. Volevo approfittare di questo momento a mente fredda per spiegarmi: è stata una partita combattuta e molto fisica. Verso la fine ho commesso un fallo su Silvestri, lui si è lasciato andare a terra prendendosi il fallo, mentre io l’ho pestato mentre lui cadeva. Lui si è alzato, mi ha dato una manata in faccia e io d’istinto ho sbracciato prendendolo di striscio nel viso, da lì è arrivato l’arbitro con il cartellino rosso e sono andato fuori di testa.”
Dopo aver detto la propria, l’attaccante brasiliano ha anche chiesto scusa per quanto successo: “Mi dispiace perché sono scene brutte a vedersi, soprattutto io che ho sempre cercato di essere un professionista modello. Non sarò mai un angelo e non dico neppure che sono il più bravo del mondo, ma neppure il più cattivo. Mi dispiace perché c’erano tanti bambini e ho passato un messaggio sbagliato: non lo volevo fare. Sono uscito fuori controllo, ho esagerato, mi dispiace perché si è creata una linea che non è quella che ho sempre seguito in carriera. Io non ho nulla contro nessuno, deve essere chiaro, fortunatamente i compagni e anche alcuni di coloro i quali giocano nell’Avellino che hanno militato con me sanno che sto dicendo la verità. C’è stato anche un mezzo chiarimento con Silvestri, ma mi dispiace che oramai era già accaduto il fattaccio. Mi dispiace per i miei compagni e il mister dato che sarò squalificato. Dispiace perché è stato un casino che non è servito a nulla. Volevo chiedere scusa per questa mia azione: chi ha fatto il calciatore sa che può capitare, non sto qui a fare il perbenista ma non voglio neppure passare per il più cattivo del mondo. Chiedo scusa a chi è interessato, soprattutto al pubblico, ai compagni e alla società. E’ stato un fatto isolato che si è già chiuso ieri. Chi mi conosce sa quello che sto dicendo. Spero che non capiti mai più“.
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