Jimenez, dal Seregno in D al gol capolavoro sotto lo sguardo di Allegri: il viaggio del giovane centrocampista
Sotto gli occhi attenti di Allegri e Danilo in tribuna e sul campo in cui hanno giocato campioni come Tevez, Pirlo e Vidal. Una cornice niente male, quella in cui è stato inserito il “quadro” perfetto di Kabel Jimenez. Pittore per una sera. Scultore di una rete straordinaria, nel palcoscenico più importante. Nella finale d’andata della Coppa Italia Serie C il trequartista del Vicenza si è inventato un gol magnifico. Sotto la curva in cui di solito stazionano gli ultras della Juventus. Proprio allo scadere, al minuto 88′, quando il pareggio sembrava ormai scritto. Un attimo in cui il suo cuore sembrava essersi fermato, ma invece batteva più veloce. Una parabola che ora sa di cambiamento, dopo tantissima gavetta. Chiudete gli occhi e, soprattutto, mettetevi comodi. C’è già tanto da raccontare.
Dal Seregno in Serie D fino alla notte dello Stadium: Jimenez e il gol alla Del Piero
Emozioni. Ciò per cui vale la pena narrare una storia. Quella di Jimenez è appena iniziata. 20 anni, nato a Milano il 18 ottobre 2002. Il calcio la sua passione, da sempre. Dal cortile sotto casa, ai dilettanti del Cimiano. Poi il trasferimento a Milano per il lavoro del padre, che nella città lombarda aveva un mobilificio. Sudore e tanti sacrifici, fino alla chiamata del Seregno nel 2019. La prima società a tesserarlo. Un’opportunità, nonostante il palcoscenico sia quello della Serie D. Prima nella formazione Juniores, poi subito in prima squadra. La qualità è evidente e a qualcuno non passa inosservata. Come ad Arnaldo Franzini, che ai tempi lo fece esordire in quarta serie. L’ex allenatore del Piacenza lo butta nella mischia in un match di campionato, nel 2020, contro l’Arconatese. Nella stagione successiva, a soli 17 anni, Jimenez è già un titolare fisso e contribuisce alla promozione in Serie C del club lombardo. 25 presenze e 2 gol in campionato più 2 presenze nella Coppa Italia di categoria.
Le sue prestazioni sono di livello, tanto che è la Salernitana ad accorgersi del suo talento. Il club campano, appena promosso in Serie A, acquista il giovanissimo centrocampista e lo lascia in prestito ancora nel club brianzolo. In Serie C, all’esordio tra i professionisti, Jimenez dimostra di essere giovane di prospettiva e giocatore di grande qualità: 30 presenze impreziosite da 2 gol e 2 assist. Uno dei migliori nel suo ruolo nel Girone A di Lega Pro. Estro, fantasia, visione di gioco. Cervello a centrocampo, movenze raffinate. Nel 2022 i granata lo girano, sempre in prestito, al Vicenza. In questa stagione 19 presenze, 2 reti e 2 passaggi chiave per i compagni. 6 presenze anche in Coppa, fino alla serata che “rischia” di cambiargli la vita per sempre. Il gol più importante nella serata più importante. Un piattone a giro che è finito sotto l’incrocio dei pali. Nella “casa” di Del Piero, che di gol così ne ha fatti tanti.
“Gol per mia mamma, oggi avrebbe compiuto gli anni”
L’opportunità che prima o poi arriva per tutti. Anzi, per chi se la merita. Nel calcio è così, ma serve tanta pazienza. Chissà quante volte Jimenez aveva sognato una notte così. “Le emozioni sono indescrivibili, qua allo Stadium per la prima volta“, ha detto dopo la partita in sala stampa. Cuore d’oro, ragazzo sensibile che conosce il dolore. Lo stesso che ha provato a spazzare via con la forza di un pallone che entra in porta: “Il gol è per la mia mamma che è venuta a mancare 6 anni fa, tra l’altro ieri sarebbe stato anche il suo compleanno. E poi per la mia ragazza che è venuta a vedermi”. E poi? Intuizione, istinto, coraggio: “Come me lo sono inventato? L’ho vista arrivare, l’ho tirata di prima e ho pensato: ‘Come va, va!’“. Per Jimenez è solo l’inizio. Il bello c’è stato, il meraviglioso deve ancora venire.
A cura di Manuele Nasca