San Paolo, l’alta finanza a Parigi e Londra: Joel Esciua, il “giramondo” che ha riportato il Livorno dove merita

Joel Esciua, presidente Livorno - www.seried24.com
La storia del patron brasiliano, che ha riportato i toscani tra i professionisti a distanza di quattro anni dall’ultima volta.
“Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno” diceva lo scrittore naturalista francese Guy de Maupassant ed è perfetta per rendere omaggio a Joel Esciua, il “deus ex machina” del Livorno che ritrova il professionismo.
Nato a San Paolo, sin da piccolo ha avuto l’Europa come obiettivo. Lo dimostra la sua formazione tra Milano, Bruxelles e Parigi, in cui consegue ben tre lauree triennali. Poi il lavoro nell’alta finanza anche ad Amsterdam e Londra, città in cui riscuote maggior successo.
Tra il 2006 e il 2012, poi, diventa anche amministratore delegato della Reinassance Capital e della Russian Investiment Bank. Ha proseguito, inoltre, la sua attività da broker in una holding di servizi finanziari (Polimeta Limited) e nella Croweerl Court, società privata di immobiliari.
Ma dunque come si interseca tutto ciò con il calcio e con la realtà di Livorno? Perchè Joel “ha deciso di lanciarsi in una realtà a lui così inesplorata”?
Un amore cercato e voluto
Spesso si sente dire: “Cosa non si fa per amore“, un incipit che conosce bene Joel. Come ogni buon brasiliano che si rispetti, il calcio è fonte di vita e il Livorno ha rappresentato l’occasione giusta al momento giusto.
Fece un primo tentativo di acquisire il club nelll’estate del 2021 ma la Commissione dei Saggi preferì il progetto di Paolo Toccafondi semplicemente per una questione di rapidità. Il tempo toglie e il tempo dà. Due anni dopo la chance si ripresenta e questa volta nulla si pone tra Joel e il Livorno. La prima stagione non è semplice. Fare la Serie D in una piazza che è 27esima nella classifica perpetua della Serie A non è semplice e il classe 1964 se ne rende conto. La squadra cambia tanto. Inizia con Favarin, per poi passare a Fossati fino a concludere con Pascali. L’obiettivo promozione diretta, però, non è mai vicino. Il Livorno concluderà in quarta posizione a meno nove dalla promozione diretta, conquistata dalla Pianese. Farà i playoff ma si arrenderà in semifinale al Grosseto. La delusione è stata forte, specie per un “innamorato” come Joel, ma quando si è ben consci di ciò che si sta facendo, non ci si abbatte facilmente. A fine stagione arriverà un’offerta importante da parte di Andrea Locatelli ma Esciua rifiuterà e dichiarerà: “Non mi fermo, fra quattro anni saremo in B“. Ecco, oggi, questa dichiarazione assume tutto un altro significato.

Livorno-Esciua-Indiani: un tris perfetto
Il Livorno quasi esattamente a un anno di distanza da quelle dichiarazioni ritrova infatti il professionismo, che mancava dal 2021. Esciua ha fatto scelte precise sul mercato e, soprattutto, sulla guida tecnica.
Si è affidato al “Mago delle Promozioni”, Paolo Indiani, che ha guidato la squadra alla perfezione verso il successo, giunto con ben quattro giornate di anticipo nel girone E di Serie D. La vittoria a Terranuova permette ai toscani di ritrovare una collocazione certamente più adatta alla propria storia. Un connubio perfetto ma è solo l’inizio: Livorno, Esciua e Indiani sono pronti ancora a stupire.