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Alla scoperta di Rouhi, gemma della Next Gen: “Voglio prendermi la Juventus”

Credit: Martina Cutrona

Il nome del giorno è quello di Jonas Rouhi. Durante la conferenza stampa pre Genoa-Juventus, l’allenatore bianconero Thiago Motta ha annunciato la formazione titolare, facendo proprio il nome del terzino svedese classe 2004 sulla corsia di sinistra. Vi riproponiamo un’intervista fatta a Maggio, quando Rouhi giocava ancora in Serie C con la Juventus Next Gen.

Jonas Rouhi è una delle più belle scoperte della Juventus Next Gen in questo 2024. Piccolo identikit: svedese, classe 2004, alla sua quarta stagione in Italia e fa l’esterno sinistro nel 3-4-2-1 di Massimo Brambilla. Dotato di grande forza mentale e atletica, è già andato a segno due volte in stagione contro Vis Pesaro e Sestri Levante.

Rouhi, dalla Svezia alla Juve

Svedese con origini marocchine, Rouhi è stato scovato all’età di 16 anni dall’Under 17 del Brommapojkarna e portato alla Juventus. Un cambio di vita importante per un ragazzo che ha lasciato casa per coronare il suo sogno: “Ero veramente giovane, ma appena la Juventus mi ha chiamato non ho avuto dubbi, non potevo rifiutare. Sapevo che fosse la migliore squadra in Italia, qui è tutto di un altro livello rispetto a com’ero abituato in Svezia“.

Credit: Martina Cutrona

Il nuovo imprescindibile di Brambilla

Dopo un paio di stagioni tra Under 17 e Primavera, quest’anno per Jonas è stato quello del salto in Serie C. L’inizio non è dei migliori: la squadra non trova continuità di risultati e lui fatica a imporsi. Solo 70′ giocati nelle prime 18 giornate, poi lo switch. Rouhi scende in campo il 19 dicembre contro l’Entella e diventa un imprescindibile di Brambilla, giocandole poi tutte da titolare: “Non entravo mai e allora sono andato dall’allenatore a chiedergli cosa potessi fare per iniziare a giocare. La differenza è stata questa: non mi sono lamentato con lui, volevo solo capire come poter aiutare la squadra e credo che Brambilla l’abbia apprezzato“. Alla seconda da titolare, ecco il primo gol contro la Vis Pesaro: Stavo bene quel giorno, sapevo che avrei fatto bene. Me lo sentivo: quando il pallone è entrato mi è scoppiata l’adrenalina nel corpo“.

Credit: Martina Cutrona

“Yildiz può essere tra i migliori al mondo, scioccato da Paredes”

E ora il gran galà dei playoff, che vedrà la Juventus sfidare il Pescara: “Chiaramente vogliamo vincerle tutte e andare sempre più lontano. La Serie C è un campionato molto competitivo: nella partita contro la Carrarese ho notato la differenza tra noi e una squadra matura come loro. Mentre un giocatore che mi ha impressionato è Pattarello dell’Arezzo“.

Le prestazioni di Rouhi non sono passate inosservate e ha avuto anche modo di allenarsi anche con la prima squadra già dall’anno scorso: “Gli allenamenti con Allegri sono molto divertenti, Paredes è il calciatore che più mi ha impressionato. Sono rimasto scioccato. Il mio obiettivo per l’anno prossimo è far parte della prima squadra, a prescindere dal ruolo. Ho giocato con Yildiz in Next Gen: per me può diventare uno dei più forti al mondo, dipende solo da lui. Altri pronti al grande salto sono Mbangula, Muharemovic, Savona e Hasa“. Il futuro potrebbe essere in Serie A, ma il presente vede i playoff di Serie C da giocare, dove Rouhi può stupire ancora.