Jorginho e l’esperienza in C: “Anche alla Sanbonifacese lottavo per trovare spazio”
Tecnica, intelligenza tattica e personalità. Sono solo alcune delle caratteristiche presenti nel repertorio del centrocampista dell’Arsenal Jorginho. Un giocatore dai piedi educati, che può vantare un palmarès di tutto rispetto anche a livello internazionale e che, nel corso della carriera, ha tra l’altro calcato i campi di Lega Pro. E proprio di questa esperienza, seppur breve, ne ha parlato il mediano italo-brasiliano in una intervista in cui ha spaziato parlando dell’Arsenal, del momento dei Gunners e appunto del suo passato in Italia.
Jorginho, le parole del giocatore dell’Arsenal tra Premier League e Serie C2
Nella sua intervista (CLICCA QUI), Jorginho ha esordito soffermandosi sul momento che sta vivendo con la sua attuale squadra, nonchè l’Arsenal. Con la formazione di Arteta, l’ex Chelsea non è ancora mai partito da titolare in questa stagione. Quattro le presenze per lui tra Premier League e Champions sin qui, ma tutte subentrando dalla panchina. E proprio in riferimento a questa situazione, il centrocampista classe ’91 ha ricordato l’esperienza in C alla Sambonifacese. “In tutte le squadre dove sono passato ho dovuto sempre lottare per ritagliarmi il mio spazio. Sin dalla Sambonifacese quando sono andato in prestito in C2, poi sono tornato al Verona e non giocavo nemmeno lì per un mese. Solo all’inizio col Chelsea ero titolare perché avevo già fatto un lavoro a Napoli. Però anche al Napoli quando arrivò Sarri non ero la prima scelta. Mi piacciono le sfide e sono pronto anche per questa”.
Queste le parole di Jorginho che, a San Bonifacio, comune di circa 21 mila abitanti, vi ha giocato nella stagione 2010/11. Con la squadra veneta collezionò in quell’annata di Serie C2 31 presenze, andando a segno una volta contro il Casale. Spesso è però il destino a giocare un ruolo importante nella vita dei calciatori. Jorginho infatti ebbe modo di debuttare in Lega Pro (precisamente in Coppa) con la maglia del Verona all’età di soli 17 anni, proprio contro quella che divenne poi la sua futura squadra. Ovvero, la Sambonifacese, che decise di acquistarlo dopo la breve parentesi col Sassuolo nel Torneo di Viareggio.