Quante volte dall’Inghilterra vediamo le immagini di grandi squadre della Premier League che arrivano a giocare sui campi di prima divisione? Tifosi che sbirciano la partita dai tetti delle proprie macchine, chi invece si affaccia dal terrazzo di casa sua e a pochi metri posa lo sguardo su Guardiola o la maglia dell’Arsenal. Incontri che restano nella memoria degli appassionati e che creano incroci e storie da appendere per sempre nella bacheca di un club. La magia della FA Cup incanta i campi inglesi dall’Ottocento e ancora oggi permette a piccole squadre di vivere delle imprese contro quei giocatori che magari qualche sera prima giocavano sullo schermo della loro tv in un match di Champions League.
José Mourinho, che la FA Cup l’ha vinta con il Chelsea, oggi alla guida della Roma, dopo aver vinto la partita di Coppa Italia contro il Genoa ha parlato del format della competizione. La domanda? “Sarebbe bello giocare in un campo di Serie C. Perché non succede?“
Immaginate se il San Donato Tavarnelle dovesse accogliere proprio la Roma di Mourinho o il Milan per giocarsi una partita di Coppa Italia. I riflettori che si accendono sul campo per non spegnersi più negli occhi dei bambini. Lo stadio pieno e le persone fuori dalle mura che, come in Inghilterra, cercano qualsiasi modo per sollevarsi da terra e sbirciare la partita. Una squadra al primo anno tra i professionisti che cerca di regalare le stesse emozioni che il Pordenone disegnò a San Siro in quella notte di Coppa Italia, culminata poi ai calci di rigore. L’imprevedibilità del calcio. Fotografie che la FA Cup riesce a regalare praticamente ogni anno, ma che in Italia non sono tanto frequenti.
E così, dopo aver sconfitto il Genoa sul campo dello stadio Olimpico, l’allenatore della Roma in conferenza stampa ha detto la sua opinione sul formato della Coppa Italia. Ovviamente, con la firma che contraddistingue lo Special One in ogni sala stampa. “La Coppa Italia è il peggior torneo d’Europa. Questa è una coppa che non tutela le squadre più piccole. Il Torino ha vinto contro il Milan ma dovrà giocare la prossima partita in trasferta perché la Fiorentina lo scorso anno è arrivata settima e loro ottavi o noni. Non capisco. Sarebbe bello giocare in un campo di Serie B o di Serie C. Ma dov’è l’emozione di giocare in uno stadio di Serie C pieno? Perché non succede? Non c’è protezione per chi ha un sogno“.
Tra sogni e desideri. E c’è una squadra che in realtà il desiderio di Mourinho in qualche modo è riuscita anche a realizzarlo. Cinque anni fa infatti una città di 50mila abitanti bussava alla porta della Scala del Calcio per affrontare l’Inter negli ottavi di finale di Coppa Italia. Lo stadio pieno, un gruppo di calciatori che dalla Serie C arrivò sul prato San Siro mettendo in difficoltà i nerazzurri guidati da Luciano Spalletti. L’attesa per il grande appuntamento e le foto sui social del club neroverde che riuscirono a portare nel settore ospiti dello stadio più di 4mila tifosi. Insomma, la Coppa Italia ha dimostrato di poter costruire momenti indelebili nella storia dei club. In Inghilterra la FA Cup riesce a farlo ogni anno. Mourinho quelle emozioni le ha vissute. Dalla Champions alla Serie C. Gli occhi di quei tifosi che vedono arrivare nei campi inglesi di periferia un club europeo se li ricorda bene. E vuole custodirli. “Perché non succede?”
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