“Ci siamo, è fatta”: così l’allenatore della Virtus Verona Luigi Fresco ha annunciato il sempre più vicino arrivo di Juanito Gomez ai rossoblù. L’ala sinistra classe ‘85 arriva da svincolato dopo la retrocessione con il Legnago. 6 gol e 3 assist in 30 presenze per l’ex Hellas Verona nell’ultima stagione. Statistiche buone ma che non hanno evitato il ritorno nei dilettanti dei biancoazzurri. Perciò Gomez ha deciso di rimettersi in gioco in quella Verona che tanto gli ha dato in passato.
La storia di Juanito parte dalla cittadina di Reconquista, nella provincia di Santa Fe. Già dalla città in cui nasce si capisce che il suo sarà un percorso non troppo facile ma d’esempio per la forza di volontà e di rivalsa. Nella sua stessa provincia, sono nati i vari Balbo, Walter Samuel (con cui anni dopo scambiò la maglia) e Lavezzi, inevitabile seguire le loro orme per Juanito. Dopo le giovanili dell’Arsenal Sarandì con Cristian Llama, ex Fiorentina e Catania, a 19 anni parte alla volta dell’Italia per giocare con il Ferentino in Serie D.
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La Triestina lo nota e nel 2005 passa ai giuliani esordendo in Serie B al fianco di Dino Baggio (in una delle sue ultime partite in carriera). Però ancora non è pronto per la B, e nelle due stagioni seguenti va al Bellaria Igea Marina, in Serie C2. Salto di categoria quando per la prima volta approda all’Hellas Verona nel 2008 in C1. Una prima stagione non esaltante per poi arrivare alla finale playoff nella seguente persa contro il Pescara. Dopo la finale, Juanito viene mandato in prestito a Gubbio dove mette a referto la sua stagione più prolifica con 18 gol in 31 partite trascinando la squadra alla storica promozione in Serie B.
Tra i suoi “avversari” di quella stagione, c’è erano i gialloblù guidati da Mandorlini, anche loro poi promossi in Serie B stavolta vincendo la finale playoff contro la Salernitana. Rimasto alla casa madre, Gomez sarà uno dei protagonisti della cavalcata dei veronesi in Serie A. Passando dalla semifinale playoff persa contro il Varese fino al secondo posto in B. L’Hellas torna in A dopo 9 anni e Juanito è l’idolo della piazza. Insieme a lui, Hallfredsson che con ogni probabilità ritroverà nella sua seconda vita a Verona con la Virtus.
Subito alla sua prima partita nella massima serie c’è il Milan di Balotelli. Un impatto importante con la categoria. Ma la rosa attorno a lui sa come dire la sua nel campionato, d’altronde quando a guidare l’attacco hai un certo Luca Toni non può essere altrimenti. Con Jorginho a centrocampo, la squadra è un perfetto meccanismo. E Juanito, oltre alle salvezze mai scontate a Verona, si prende le sue soddisfazioni. Come i due gol contro la Juventus, entrambi contro Buffon e con Bonucci sempre in marcatura su di lui. Da non dimenticare neanche la fascia da capitano indossata nel derby contro il Chievo.
Dopo la retrocessione nel 2017, per Juanito inizia un periodo difficile: prima la stagione deludente sempre con l’Hellas, e poi l’esperienza anonima alla Cremonese. La B non fa più per lui e sceglie la Serie C come terreno da cui ripartire, come sempre. Sicula Leonzio, il ritorno al Gubbio e l’ultima stagione al Legnago: ora la Virtus Verona punta su di lui e con la fiducia giusta all’ombra dell’Arena ha dimostrato di poter fare cose strabilianti. C’è una nuova possibilità di “reconquista” per Juanito Gomez.
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