Juve Stabia, Pagliuca: “Pensavamo di lottare fino all’ultimo per la salvezza”
Nonostante il rallentamento nelle ultime due partite, nei pareggi col Monterosi Tuscia e l’Avellino (entrambi per 2-2), rimane bella e inaspettata la cavalcata che la Juve Stabia sta continuando in campionato. Primo posto con 44 punti, sei lunghezze in avanti rispetto alle inseguitrici Casertana, Crotone, Avellino e Picerno. Lo stesso allenatore gialloblù, Guido Pagliuca, non si aspettava questo rendimento dai suoi giocatori e lo ha manifestato durante l’intervista per il Corriere dello Sport.
Juve Stabia, Pagliuca: “Il Menti è il nostro fortino”
Di seguito, le parole rilasciate da Pagliuca: “Sincero? A settembre con la società cercavo le cinque squadre da mettere sotto di noi. Vedevamo i budget, gli investimenti e pensavamo di lottare fino all’ultimo per la salvezza. L’ambizione e la qualità dei ragazzi, ma anche l’amore di questa piazza e di una grande società, ci hanno spinto oltre ogni limite. La piazza vede in noi ciò che ha cercato invano negli ultimi anni: senso di appartenenza e rispetto. Il Menti è il nostro fortino“. Sui moduli cambiati in stagione: “Difendiamo sempre alla solita maniera. A volte costruiamo a tre dietro, mettendo dei fissatori in alcune zone, cioè giocatori che attraggono le pressioni per creare spazi. La fase di possesso varia in basse all’avversario. Ma non rinuncio mai al trequartista e alle due punte. Avevamo la difesa meno battuta d’Europa: 6 gol presi in 19 partite. Nelle prime due del 2024 ne abbiamo incassati 4, però. Dobbiamo ritrovare quella solidità“.
“Il calcio è un gioco e anche nei professionisti va vissuto con questo spirito”
A Cecina, in Toscana, regione che ha dimostrato di sfornare grandi allenatori. E’ lì che nasce Pagliuca, il quale spiega cosa hanno di speciale da quelle parti: “Umiltà e voglia di aggiornarsi sempre, credo. Io però certi mostri sacri posso solo ammirarli da lontano. Ho fatto il vice di Baroni e da lui ho imparato tantissimo. Oggi Italiano in A e soprattutto De Zerbi stanno apportando le novità più interessanti. Nel mio piccolo cerco di riproporle, ricordandomi però che giocare il pallone è bello, ma i campi di Premier League sono un po’ diversi da quelli di Lega Pro”. Mentre, sul calcio ha detto: “Il calcio per me è un divertimento organizzato e responsabile. E’ un gioco e anche nei professionisti va vissuto con questo spirito“.
“La squadra ha margini di miglioramento molto importanti”
“Benevento, Avellino, Crotone, Catania, Picerno e Casertana sono tutte più attrezzate di noi per la promozione, ma il calcio non è una scienza esatta. La squadra ha margini di miglioramento molto importanti. Anche grazie a uno staff che adoro. Tarantino e Cabone sono entrambi con me da anni, poi c’è Petrazzuolo che è il preparatore dei portieri, il prof La Penna con i suoi collaboratori Davide e Francesco. I giovani con spugne: dai loro centro, ricevi il doppio. Abbiamo un’età media di 23,2 anni. Ragazzi come Erradi, Romeo, Leoni e Baldi possono ambire a categorie più importanti. Veniamo da storie difficili. A Siena, con tutti i problemi che c’erano, avevo raggiunto i playoff e dieci giorni prima dell’inizio mi hanno comunicato che eravamo stati estromessi”