Il cammino della Juve Stabia è iniziato, in questa stagione, sotto la guida di mister Vincenzo Riccio che, a dicembre e per motivi familiari, ha dovuto lasciare il gruppo. Nell’ultimo scorcio del girone di andata, il traghettatore è stato il preparatore dei portieri Filippo Latella. L’inizio del nuovo anno ha, poi, portato in dote il Prof. Enzo di Pasquale, già alla Juve Stabia e nel settore giovanile con il ruolo di coordinatore metodologico. In possesso del patentino Uefa A, tecnico visionario, con la sua verve e con la sua competenza, per il responsabile del settore giovanile stabiese, Saby Mainolfi, era la persona giusta per arrivare lontano. Sacrificio, prestanza fisica, dettagli tecnici sono la sua competenza maggiore, è capace durante la partita di cambiare 3-4 sistemi di gioco, curando direttamente la parte atletica, essendo laureato in Scienze Motorie. Alla fine del girone di ritorno, le Vespette arrivano al terzo posto, ma il gruppo è cresciuto in autostima e il tutto ha fatto ben sperare per le gare dei playoff.
Pronti, via, la ‘cenerentola’, supera gli ottavi, i quarti e le semifinali, con lo svantaggio del piazzamento in classifica, ma senza porsi limiti: eliminano Siena, Entella e FeralpiSaló, maggiormente accreditate dagli addetti ai lavori come favorite per la vittoria finale. Il gruppo è composto da ragazzi tutti campani, al confronto di compagini come Napoli, Salernitana, Benevento, e altre di Serie C, che hanno sicuramente un budget per acquisire calciatori, diversamente da quanto accade nel sodalizio stabiese. La finale sarà con il Cesena che ha un budget 10 volte superiore a quello dedicato al settore giovanile di Via Cosenza, e un centro sportivo di primo livello.
La forza della Juve Stabia risiede nel lavoro dello staff, unito nelle varie componenti delle squadre Under 15-16-17, che lavora e ragiona con una sola testa. Ogni tecnico conosce difetti e pregi di tutti i 75 ragazzi e cura nei minimi dettagli tutto, stando loro vicino nei singoli problemi scolastico, sociali e sportivi. Con le famiglie esiste un rapporto di stima e rispetto reciproco ma è anche vietato categoricamente interagire su situazioni tecniche, pur restando a completa disposizione per tutto il resto della formazione socio/sportiva dei loro figli.
La forza, il lavoro ma anche la scaramanzia: per esempio, dall’1 Gennaio viene usato sempre lo stesso foglio per le convocazioni domenicali e si effettua sempre lo stesso giro di telefonate. Alcuni componenti vestono gli stessi abiti. Altri indossano gli stessi occhiali, si usano gli stessi palloni. Dal ritiro con il Siena, invece, si prepara lo stesso menù e sempre la stessa persona serve le verdure (il responsabile del settore giovanile Saby Mainolfi). Stessi posti a sedere al tavolo e vietato parlare di vittoria, ma solo di divertimento. Fino alla fine, le Vespette non mollano mai, come dimostrato anche dai gol nei minuti finali messi a segno proprio contro Siena, Entella e FeralpiSalò. Una squadra che arriva in una finale scudetto, eliminando società che hanno avuto numerosi convocati nella Rappresentativa U15, nei vari tornei e amichevoli, avrebbe meritato almeno la possibilità di poter mettere in lustro qualche suo atleta, ma purtroppo non è stato così. I giovani sono la linfa della Serie C e qualcosa va cambiato nelle selezioni e nelle scelte dei giocatori effettuate dallo staff tecnico della Lega.
Ora la finale, contro il Cesena, lunedì 19 giugno, e in diretta sui canali ufficiali del club, attendendo un finale da sogno!
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