I primi palleggi al Taverny e il paragone con Mendy: Ntenda conquista la fiducia della Juve U23
Jean-Claude Ntenda sarà uno dei giocatori da cui ripartirà la nuova Juventus U23 del prossimo anno. Salutato Zauli, i bianconeri dovranno riorganizzarsi per essere ancora competitivi e, proprio in questo senso, è da registrare il ritorno del giovane terzino francese, fresco di rinnovo fino al 2024. Classe 2002, Ntenda ha vissuto una stagione particolarmente difficile a causa di un brutto infortunio al crociato subito nella gara di Coppa Italia contro la FeralpiSalò. Il problema fisico lo ha tenuto fuori da settembre a marzo, per cui è un bel segnale, quello dei bianconeri, voler rinnovare il loro legame con un calciatore che quest’anno non ha potuto dimostrare il suo valore in campo. Con un tweet, la società bianconera ha comunicato il suo rientro in gruppo.
Le origini di Ntenda
Il terzino sinistro è comunque una certezza. Nel giro delle Nazionali giovanili francesi, dove ha collezionato un buon numero di presenze, nasce come attaccante esterno ma viene impostato come laterale difensivo di spinta negli ultimi anni. Il ragazzo di Champigny-sur-Marne, banlieue a sud est di Parigi, ha iniziato a giocare all’età di 10 anni nel Taverny. Da lì il passaggio all’Entente Sannois Saint-Gratien, prima di arrivare a una storica big francese come il Nantes. È qui che intuiscono le potenzialità di Ntenda da terzino e lo formano in questo nuovo ruolo.
La chiamata della Juventus e il paragone con Mendy
A gennaio del 2020 ecco la grande occasione. Su di lui si fionda la Juventus che lo porta a Torino per 400 mila euro. Nella prima annata gioca con la Primavera, raccogliendo 27 presenze. Nella scorsa invece il passaggio alla U23. L’infortunio però gli ha impedito l’affermazione anche tra i professionisti. Ora questo rinnovo è un sintomo della grande fiducia che alla Continassa hanno in lui.
Veloce e molto tecnico, sa unire una buona corsa a un piede educato, tanto che in Francia si sprecano i paragoni con Mendy. Ora per lui un’annata fondamentale per la carriera: dovrà mettersi alle spalle gli acciacchi fisici, ritornare a sfrecciare sulla freccia e, perché no, fare il salto poi nella prima squadra per prendere il testimone da Alex Sandro. La rottura del legamento crociato l’ha fermato per quasi un anno, ora Ntenda ha fretta di recuperare il tempo perduto. Rinnovo e rientro in campo.
A cura di Simone Gervasio