Ravanelli, Grosso e Chiellini: dalla Serie C alla Champions League con la Juventus
Dalla Serie C alle notti magiche della Champions League. Il passo può sembrare lungo, ma se la testa è quella giusta e i piedi quelli del fuoriclasse, allora compiere il grande salto è un’impresa possibile. E con la maglia della Juventus, sono tanti i calciatori che ce l’hanno fatta.
Quelli più recenti sono Miretti, Soulè, Fagioli e De Winter, passati dall’Under23 alla sinfonia più bella di sempre. Quella dell’Europa che conta davvero. Il ragazzo di Pinerolo (Miretti), per di più, è impegnato proprio nella sfida contro il Psg, valevole per la prima giornata della fase a gironi. Talenti fatti in casa, costruiti nel proprio orticello, che adesso stanno spiccando il volo. Una soluzione di continuità con il passato, come se il tempo non si fosse mai fermato. Dagli anni 80 ad oggi, in tanti hanno “scavalcato” la terza serie, prima di conoscere il “calcio in 4K”.
Juventus, da Di Livio a Fabio Grosso, quanti talenti dalla C alla Champions League!
La Serie C è una grande industria di talenti. Lo sa bene la Juventus, che negli ultimi 30 anni ha avuto davvero parecchi calciatori che dalla terza serie, hanno raggiunto addirittura la Champions League. È il caso di Angelo Di Livio, che dopo essere cresciuto con il settore giovanile della Roma, ha esordito tra i professionisti con la maglia della Reggiana, prima di passare poi alla Nocerina.
Nella stagione 1987-1988, approda poi al Perugia in Serie C2, che lo riscatta dal club capitolino e lo acquista a titolo definitivo. Poi torna al Padova, ma questa volta in B. Il resto è storia, con la firma per la Juventus. Il club bianconero lo acquistò per 4 miliardi di lire, sotto “tortura” di Trapattoni, che lo voleva a tutti i costi. Proprio sotto la Mole il difensore gioca la Champions League. Il debutto arriva nel 1995, in un Borussia Dortmund-Juventus terminato 1-3 per i bianconeri. In quella stagione gioca 9 volte nella massima competizione europea, che ai tempi si chiamava ancora “Coppa dei Campioni”.
Insieme al Perugia, in Serie C2, c’è anche Ravanelli. Entrambi poi saranno protagonisti, a proposito di notti magiche, della vittoria in Champions League del 1996 contro l’Ajax ai calci di rigore. In quel match, proprio l’attaccante scavalcò il portiere avversario e siglò il momentaneo vantaggio: “In Champions avevamo una marcia in più – aveva dichiarato il centravanti nato a Perugia – lì abbiamo riversato tutte le nostre energie. Eravamo grandi uomini prima che giocatori, e quella Champions l’abbiamo voluta a tutti i costi”.
In Lega Pro l’attaccante ha giocato solo con la maglia della sua città nella stagione 1986-87, prima di passare all’Avellino in Serie B. Da un attaccante, all’altro. In questo speciale elenco possiamo inserire anche Raffaele Palladino, che proprio in Serie C ha aperto e chiuso la sua carriera. All’inizio con la maglia del Benevento (dalle giovanili fino in prima squadra), con cui segna 8 reti e fornisce 1 assist tra il 2001 e il 2002, ed infine con il Crotone (al termine del suo viaggio) nel 2019. Nel mezzo, l’avventura con i bianconeri anche in Serie B (dopo lo scandalo di Calciopoli nel 2006).
Birindelli e Grosso: i talenti della Juventus dalla Serie C alla Champions League
Dalla Lega Pro è iniziato anche il viaggio del difensore Alessandro Birindelli, che con la maglia dell’Empoli disputò per ben 4 stagioni la Serie C, prima del salto in Serie B (e poi in A) con Luciano Spalletti. Poi la Juventus, dal 1997 al 2008.
Una vita in bianconero, insieme a tante notti europee. Una, particolarmente tragica: la sconfitta contro il Real Madrid in finale nel 1992 ad Amsterdam: “Perdere quella finale fu difficile da accettare al livello personale”. Croce e delizia, perchè contro il Barcellona fu suo l’assist per Zalayeta (un cross straordinario per la testa dell’argentino) che segno il momentaneo 0-2 al Camp Nou. “E’ stato un anno importante dal punto di vista personale – disse il difensore alla Gazzetta dello Sport -. Mi piace ricordare quel cross. Dopo aver smesso ho fatto un po’ di giri, sono stato in qualche club e i tifosi me lo ricordano“. In quello stesso anno, da ricordare anche il gran gol contro il Deportivo ai gironi: “Fu un grande gol, ricordo quella competizione con piacere anche per quella marcatura”.
Percorso simile quello di Fabio Grosso, attuale allenatore del Frosinone in Serie B. Da calciatore, tutto inizia proprio dalla Lega Pro con la maglia del Chieti. Il terzino sinistro giocò in Abruzzo per ben 3 stagioni (1998-2001) riuscendo ad ottenere il salto in C1. In 36 mesi anche dati importanti: 17 reti in 68 partite. Poi il Perugia, sempre in Serie C, prima di passare al Palermo nell’estate del 2004, ma questa volta in Serie B. Alla Juventus arriva il 31 agosto del 2009. In Champions, con i bianconeri, totalizza 6 presenze (2 anche in Europa League).
L’ultimo di un lungo elenco: Giorgio Chiellini
Anche Giorgio Chiellini, che ha lasciato la Juventus quest’anno dopo 17 anni, ha iniziato a formarsi in Lega Pro. Un viaggio partito da lontano, dalla sua Livorno, con cui ha disputato due campionati di Serie C e uno di Serie B fino alla promozione in Serie A nel 2004 tramite i playoff. Il resto è storia: 17 anni con la Juventus, 561 presenze, 36 gol e 25 assist. 71 sono stati i gettoni in Champions League (superato Tacchinardi in questa speciale classifica). Tanti bei ricordi e qualcuno davvero molto amaro. Come le due finali perse nel 2015 e nel 2017, rispettivamente contro Barcellona e Real Madrid. Tra Serie C e Champions League. Dalla “casa” dei talenti, a quella dei campioni. Dal passato, al presente, la musica non cambia. Non è mai cambiata.
A cura di Manuele Nasca