Dagli allenamenti con Buffon al rigore parato all’esordio in Serie C: la storia di Giovanni Garofani, convocato da Allegri per il match della 2ª giornata di Serie A contro la Sampdoria, è di quelle importanti, da predestinato vero. Classe 2002, il portiere della Juventus è nato a Roma dove muove i primi passi nel mondo del calcio nel Tor Tre Teste. Ironia della sorte, la società è la stessa dove è cresciuto Luca Pellegrini, suo ex compagno di spogliatoio in bianconero. Coincidenze o destino? La carriera di Garofani prosegue alla Juventus, quando nel 2016 il giovane portiere non ancora quattordicenne si trasferisce in bianconero. Le qualità sono sotto gli occhi di tutti e con la Vecchia Signora il giovane portiere fa tutta la trafila delle giovanili, sempre da titolare.
Tra Roma e Juventus da sempre non scorre buon sangue, ma questo poco importa a Giovanni che ha solo un obiettivo in testa: parare per arrivare sempre più in alto. Born to fly. Con la Juventus, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, nel 2020/21 ha la possibilità, più volte, di allenarsi con gente del calibro di Szczesny e un certo Gianluigi Buffon. E Andrea Pirlo decide di puntare su di lui, tanto da convocarlo per ben due volte con la prima squadra contro Cagliari e Benevento. Se non è un sogno questo. Nella scorsa stagione viene aggregato all’U-23, con la quale riesce a esordire in Serie C. E che esordio. La prima apparizione arriva contro il Seregno, il 17 ottobre 2021. Risultato? 2-1 per i bianconeri e rigore parato a Iacopo Cernigoi. Ma proprio nel momento in cui era riuscito a conquistare il posto da titolare, qualcosa va storto. Lussazione alla spalla per l’estremo difensore a novembre e stagione praticamente finita.
Cadere e rialzarsi, questo è l’importante. Di rientro dall’infortunio, Garofani giocherà soltanto una partita a maggio con la formazione primavera contro il Sassuolo. Ma la pazienza è la virtù dei forti e il classe 2002 aspetta con calma il suo momento. E quest’estate arriva la grande occasione. Quest’estate Allegri decide di convocarlo con la prima squadra per la tournée negli USA. Un’emozione incredibile per il portiere, che non nasconderà di certo la sua felicità ai microfoni del club bianconero: “Per me non è stata un’esperienza: è stata l’esperienza per eccellenza. Ho imparato tantissimo dai portieri e dagli allenatori, ho vissuto esperienze che non dimenticherò mai“. I sogni spesso diventano realtà e domani sera Giovanni aggiungerà un’altra piccola esperienza al suo bagaglio già pieno di emozioni e sensazioni.
A cura di Fabio Basile
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