La Juventus Next Gen è davvero Under 23? I dati sull’età media di questa stagione

Il 6 aprile 2023, in occasione della 36^ giornata di campionato, la Juventus Next Gen è scesa in campo contro il Sangiuliano City, vincendo 1-0. La vittoria firmata da Leonardo Cerri è stata l’ultima partita per i bianconeri prima del grande appuntamento della prossima settimana, il ritorno della finale di Coppa Italia. Ciò che ha colpito è stata la giovanissima formazione mandata in campo da Massimo Brambilla. Presenti 2 classe 2005, il solito Huijsen e Yildiz, alla prima da titolare in C, e un 2004, il portiere della Primavera Giovanni Daffara, già alla quinta apparizione in seconda squadra. Tutto ciò per un’età media degli undici titolari di 21.1 anni. Formazione giovanissima, ma è una novità? È stato fatto di meglio in stagione? E soprattutto, la squadra Under 23 è sempre stata Under 23 o ci sono state eccezioni? Andiamo a scoprirlo ripercorrendo la stagione dei giovani bianconeri.

I dati stagionali: l’esperienza porta risultati, ma fiducia nella linea verde

Se andiamo ad analizzare i dati stagionali, 21.1 è esattamente l’età media mantenuta dalla Juventus Next Gen nel corso di questo campionato. La partita di ieri rientra dunque nella media. Qual è invece l’undici più giovane mandato in campo da Brambilla quest’anno? Risale al 13 settembre scorso, nella terza di campionato contro il Padova. Età media in quell’occasione di 20.2 anni, con in campo tre 2001, tre 2002 e ben cinque 2003, tutti provenienti dalla Primavera bianconera. Formazione formato Under 21 riproposta otto volte in questo campionato.

Invece, in sole tre occasioni è stata superata la soglia dei 23 anni d’età media. 23.3 la media massima toccata dalla Next Gen inquesta stagione, in occasione delle gare contro Mantova e Novara dello scorso novembre. In entrambi i casi erano però presenti contemporaneamente Iocolano e Poli, i due over della seconda squadra bianconera, con il resto dei giocatori che era a tutti gli effetti Under 23.

Ma una formazione più esperta porta a maggiore affidabilità sul piano dei risultati? Probabilmente è così, dato che in queste tre partite di campionato sono arrivate due vittorie e un pareggio. Inoltre, nelle ultime tre decisive partite di coppa Italia, semifinali e finale d’andata, Brambilla ha scelto un undici dai 23 anni in su di età media. Ma se altre volte ha avuto la possibilità di fare la stessa scelta in campionato, ha preferito mandare in campo formazioni giovani, in perfetta linea col senso del progetto Under 23. Quindi la Juventus Next Gen si può definire una squadra Under 23? Assolutamente sì, e mai come negli ultimi due anni.

Sempre più giovani lanciati negli ultimi due anni

Negli ultimi due anni è arrivata infatti la svolta del progetto seconda squadra. Sono arrivati i primi frutti, ovvero i primi giocatori lanciati in prima squadra e anche la stessa Next Gen ha iniziato a essere sempre più giovane. Pur senza perdere di vista i risultati, nella gestione Brambilla e soprattutto in quella Zauli precedentemente, sono state mandate in campo le formazioni più giovani della breve storia della Next Gen.

Nella scorsa stagione, la ’21-’22, Lamberto Zauli mandò in campo per ben sei volte una formazione addirittura sotto i 20 anni d’età media. Praticamente una squadra Primavera fu quella mandata in campo il 15 settembre 2021, dal record di 19.1 anni medi. La partita in questione era il primo turno di Coppa Italia contro la FerlapiSalò, vinta per 3-2, nonostante nessuno degli undici titolari bianconeri avesse ancora compiuto vent’anni. La dimostrazione che il talento non ha età. Quel giorno il capitano era Fabio Miretti e a siglare una doppietta fu Matias Soulé, entrambi ancora sotto età ma già di un altro livello.

Risale alla stagione precedente, la ’20-’21, il record negativo da questo punto di vista. L’età media il 29 marzo 2021, contro la Pro Patria fu di 25.2 anni. Partita che vi abbiamo già raccontato per quello che fu lo scontro tra Fagioli e Gatti, oggi compagni nella Juve di Allegri. Tra i bianconeri erano presenti ben quattro fuoriquota, politica cambiata dall’anno scorso, quando sono stati ridotti a due.

In conclusione, se una maggior esperienza può premiare a breve termine, la società bianconera ha evoluto il progetto “Under 23” negli ultimi due anni. I risultati a medio-lungo termine dati da un maggiore spazio concesso ai giovani sono infatti evidenti. Non a caso Agnelli lasciava pochi mesi fa la presidenza auspicando a una prima squadra composta al 50% da prodotti del vivaio. La strada è sempre più quella e va percorsa col talento dei baby juventini.

A cura di Simone Solenghi