Vi ricordate quei discorsi di metà campionato sulla Juventus Next Gen? L’incubo playout, la paura di non rimanere in Serie C. Bene, dimenticate tutto. A distanza di tre mesi la squadra di Massimo Brambilla non solo si è qualificata ai playoff, ma ha anche ottenuto il miglior piazzamento di sempre in regular season. Ma niente arriva per caso. Ripercorriamo insieme il cammino della Next Gen in questa stagione.
Per come inizia e poi prosegue la stagione, l’obiettivo della Next Gen diventa la salvezza. Certo, perché per la Juventus è troppo importante far crescere i propri giocatori nel calcio professionistico. Ma a metà dicembre la squadra è a soli tre punti dalla Fermana ultima. Serve svoltare, ma come? La dirigenza bianconera non mette mai in discussione l’allenatore Brambilla. Anzi, gli rinnova la propria fiducia anche nei momenti difficili. È stata questa la chiave. Qui si sono messe le basi della rinascita della Next Gen. E infatti, dopo quella sconfitta di metà dicembre contro la Fermana, i bianconeri iniziano a trovare continuità di risultati. Vincono, segnano tanto e subiscono poco. E conquistano i playoff anche prima dell’ultima giornata. Abbinare il risultato sportivo al progresso dei giovani: la Next Gen continua a farlo.
Avreste mai detto che il bomber della Juventus Next Gen ha 34 anni? Ebbene sì, si chiama Simone Guerra e quest’anno è diventato anche il miglior marcatore di sempre del girone B. Gol pesanti con i bianconeri, ne ha fatti ben 15 in stagione. A dargli una mano in attacco, da gennaio, c’è Nikola Sekulov. Impatto da ‘fuori categoria’, da chi giocava in B con la Cremonese fino a poche settimane prima di tornare a vestire il bianconero. Richiamarlo dal prestito è stata una scelta intelligente. In mezzo al campo Allegri ha ‘restituito’ Nonge Boende a Brambilla. Poter contare sul classe 2005 che ha già esordito in Serie A, ai playoff può essere una risorsa non da poco. Poi c’è la crescita di Luis Hasa, centrocampista offensivo ed eclettico.
Migliora sempre di più anche Lorenzo Anghelè, l’attaccante classe 2005 che quest’anno è partito dalla Primavera. A piccoli passi si sta imponendo anche nella Next Gen. Non sempre un titolare (vista la concorrenza in attacco), ma quando gioca fa gol. Nelle ultime 11 partite, infatti, Anghelè ha segnato tre volte. Sì, ma la difesa? Tarik Muharemovic è la certezza, difensore centrale di talento convocato già da Allegri in prima squadra. In porta Giovanni Daffara ha tenuto in piedi più volte i bianconeri, confermandosi un leader di questa squadra. Talento e, adesso, anche tanta spensieratezza. La Juventus Next Gen si presenta così ai playoff.
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