L’idolo Ronaldo, la famiglia Juve e la prodezza su punizione: la Next Gen si gode il gioiello Hasa
La Juventus Next Gen torna alla vittoria che mancava dal 25 novembre in casa contro l’Arezzo . I bianconeri ottengono i tre punti nel recupero della 14esima giornata contro la Virtus Entella. A mettere la firma sullo 0-1 ci ha pensato Hasa che è tornato in campo dopo l’infortunio e ha segnato su punizione. Next Gen che, grazie alla vittoria, sale in classifica a 18 punti insieme alla Vis Pesaro, avversaria proprio dei bianconeri nel match del 23 dicembre alle ore 16.15.
Juventus Next Gen, Hasa: “Contentissimo per il gol”
Infortunato contro l’Arezzo alla quindicesima giornata, ora è tornato. La sua prodezza ha riportato alla Juventus Next Gen i tre punti che mancavano da quasi un mese. Ad Hasa sono bastati solo 8 minuti per indirizzare il match con un gol capolavoro su punizione. Il giovane talento classe 2004 segna il suo primo gol tra i professionisti, dopo i 16 gol segnati in Primavera. Questo significativo traguardo segna un momento memorabile nella carriera del promettente giocatore, evidenziando il suo potenziale e il suo impatto nel contesto calcistico professionistico. La Juventus Next Gen può guardare con fiducia al futuro, avendo un prospetto talentuoso come Hasa a guidare la squadra. Al termine della partita il giocatore ha dichiarato: “Sono contentissimo per il gol, ma soprattutto per la vittoria di squadra perché era una successo che ci serviva: abbiamo avuto alti e bassi, abbiamo perso tante partite e tanti punti. Era quello di cui avevamo bisogno. Siamo stati bravi nel finale perché di solito subivamo tanti gol in quei momenti della gara, oggi invece abbiamo dimostrato di avere più fame: volevamo prenderci una rivincita e ci siamo riusciti. Dopo questo gol, spero di poterne fare tanti altri nelle prossime sfide“.
Hasa e la Juve come una seconda famiglia
Italiano di origini albanesi. Il calcio per lui è sempre stata una passione. Poi nel 2012, a soli sette anni, riceve la chiamata della Juventus. Un sogno che si realizza. Hasa le tappe le ha rispettate tutte: decisivo in Primavera con ben 39 presenze, 11 gol e 6 assist, la vittoria dell’Europeo con l’Italia Under 19, l’esordio in amichevole in prima squadra contro l’Atalanta subentrando al posto di Manuel Locatelli e la nuova avventura in Serie C. Il salto tra i professionisti non l’ha patito. Lo dicono i numeri: è il quinto bianconero più utilizzato dall’allenatore Brambilla dietro a Muharemovic, Turicchia, Daffara e Guerra. Un approccio alla Lega Pro da vero protagonista dopo un periodo nel settore giovanile. La nuova vita di Hasa, in Next Gen, ha come aspetto importante il ruolo: idee, fantasia e ispirazione per i compagni.
Lo stesso allenatore Brambilla ha dichiarato: “Hasa lo vedo come mezz’ala, ha qualità importanti, corre tanto e ha un grande atteggiamento”. Fin da bambino, si è ispirato a diversi giocatori: “L’idolo è Cristiano Ronaldo, come per tanti ragazzi della mia generazione, mentre se guardo al mio ruolo i preferiti sono Iniesta e Modric. Potevo conoscere Cristiano a una festa di Natale, dovevamo fare una foto, ma ero troppo emozionato per incontrarlo”. Mentre per quanto riguarda il futuro le idee sono chiare: “Il mio sogno più grande è arrivare a giocare in Serie A. Ce l’ho nella testa come unico obiettivo nella vita. La Juve è una seconda famiglia, sono cresciuto lì e penso che sia una delle cose più belle che possano esserci. Spero un giorno di esordire con questa maglia nello stadio in cui da piccolo facevo il raccattapalle, ripagherebbe tutti i miei sacrifici”.
Il sogno quindi di ripercorrere la strada di Soulé, Barrenechea, fino agli ultimi esempi Yildiz e Huijsen. Con il bianconero nei sogni e nel cuore, oltre che nel destino.