Juve, Arrivabene: “Next Gen un carrozzone, non sapevamo dove mettere i giocatori”
E’ un giorno importante per la Juventus. Nella giornata di oggi, a Torino, infatti, si terrà l’udienza preliminare sull’inchiesta Prisma che accusa i bianconeri di false comunicazioni sociali, ostacolo della vigilanza, aggiotaggio e false fatturazioni nel periodo 2019-2021. Il GUP dovrà esaminare la richiesta di rinvio a giudizio presentata dall’accusa. Al momento, la seduta è stata sciolta: il giudice sta valutando le richieste di circa 30 persone che vorrebbero costituirsi parte civile.
C’è spazio anche per la Juventus Next Gen nelle intercettazioni pubblicate dal Corriere della Sera sul caso Prisma a febbraio. “Se una volta ogni 40 partite deve giocare uno, giocherà uno dell’under 23… tanto Max prima che gioca uno dell’under 23…” – queste le parole di Federico Cherubini, da direttore sportivo bianconero.
Le parole di Arrivabene sulla Next Gen
Progetto che ha suscitato subito anche l’interesse da parte di Maurizio Arrivabene. L’ex ad si era subito posto il problema della seconda squadra appena arrivato alla Juventus: “L’idea che mi sono fatto io è che quello lì è un carrozzone che abbiamo creato… te lo dico fuori dai denti, che abbiamo creato perché non sapevamo più dove mettere i giocatori. Di Fede (Cherubini, ndr) non mi fido per niente sull’Under 23, ha un approccio molto emozionale”. Queste le parole intercettate durante una conversazione telefonica con il direttore finanziario Stefano Cerrato.