Il portiere della Juventus Next Gen Crespi su futuro e imminente presente. Così al canale Twitch della Juventus il numero uno bianconero, autore di una stagione fin qui più che positiva tanto da strappare la convocazione in prima squadra ( CLICCA QUI PER LEGGERE LA SUA STORIA ).
Una carriera, quella nel mondo del calcio, che ora lo vede indossare i guantoni, ma prima il suo compito era segnare gol: “All’inizio facevo l’attaccante. Poi al City Camp dell’Udinese ho fatto il portiere, lì mi hanno chiamato e ho fatto la trafila ad Udine. Fino alla Primavera, poi sono stato al Gozzano. Quell’anno mi ha chiamato il Crotone, l’anno dopo sono andato in Serie A a fare il terzo. Anche quella è stata un’emozione indescrivibile. Successivamente ho giocato a Pistoia e dopo c’è stato un “down mentale” mio. Da lì ho capito che dovevo reagire, in panchina rosicavo come un matto ogni partita. Poi ho scelto il Picerno che mi ha permesso di mettermi in mostra e di crescere. A gennaio è arrivata la Juve“.
Un passaggio anche sul suo trasferimento a Torino, sponda bianconera: “Un giorno mi ha chiamato il mio agente e mi ha detto che la Juventus era interessata a me, io ero sereno e pensavo che le possibilità fossero poche. Poi la notte ho iniziato a pensarci, non mi sembrava vero. Mi sono ambientato subito, sono emozioni uniche ed indescrivibili. La Juventus è un altro mondo“. E lo sarà sicuramente lo scenario dell’Allianz Stadium dove andrà in scena la finale di Coppa Italia di Serie C contro il Vicenza: “Andiamo ad affrontare una squadra esperta, d’esperienza. La mia prima partita è stata contro il Vicenza . Noi siamo carichi e abbiamo la testa lì, siamo concentrati e daremo tutto. La semifinale contro il Foggia? È stata una delle tre emozioni più grandi della mia vita. Giocare una semifinale con uno stadio così pieno è stato emozionante“.
Giovane, e con dei modelli a cui ispirarsi: “Come portiere mi piace Maignan. A livello di uscite scelgo sempre Maignan, coi piedi Ederson. Miglior para-rigori? Handanovic ai tempi. Buffon è stato un punto di riferimento. Da bambino per chiunque è stato un esempio.” E sulla stagione: “Quest’anno sono migliorato tecnicamente, venivo da tante partite giocate bene. Poi ho avuto anche alcuni bassi, in cui non ho giocato benissimo. I miei punti di forza? Negli ultimi anni sono maturato molto mentalmente, penso che la mentalità sia molto per un calciatore. Adesso sono più tranquillo e cosciente. Fa parte del percorso di crescita. Vorrei vincere la Coppa Italia e salire in Serie B“.
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