Cuore macedone, sangue sudamericano e passaporto italiano. Così lo potremmo definire in pochissime parole Nikola Sekulov. Capello biondo, sbarbatello e faccia tipica da bravo ragazzo. Un talento puro, quello del classe 2002 di proprietà della Juventus che ormai da tre stagioni si mette in mostra con la Next Gen in Serie C. Un veterano delle giovanili bianconere, arrivato 7 anni fa a Torino ha fatto tutta la trafila nel mondo bianconero.
In questa stagione, Sekulov ha messo a referto 36 partite totali tra campionato e Coppa, condite da 6 reti e 2 assist. Suo, è stato il gol che ha sbloccato il match di ritorno della finale della Coppa Italia di Serie C al Menti contro il Vicenza. Prestazioni che non sono passate inosservate nemmeno a Max Allegri, che lo scorso marzo lo ha convocato per la sfida di San Siro contro l’Inter di Simone Inzaghi. In questo finale di stagione potrebbe essere chiamato di nuovo. Il motivo? Soulé andrà al Mondiale U20 con l’Argentina ed ecco che in prima squadra si potrebbe liberare un posto e lui è pronto a ritagliarsi il suo spazio.
Lui stesso, lo ha raccontato in un’intervista a LaCasadiC.com nella passata stagione: “Il mondo Juve bisogna viverlo per capire. C’è una mentalità vincente, sin dal primo giorno si percepisce tutto. Hanno tutti voglia di vincere. Sono entrato subito in questo mood. Come organizzazione la Juventus è la prima in assoluto”. Pronto a vincere, sin da subito, proprio come nel DNA bianconero: “Nel primo anno ho vinto lo Scudetto U15 e la Supercoppa Italiana. In finale col Parma tra l’altro, dove ho fatto anche gol”.
La Next Gen bianconera ha dimostrato nel corso degli anni di essere trampolino di lancio importante per vari talenti. Esempi come Soulè, Miretti o Fagioli sono partiti proprio da questa squadra. La stessa di Nikola Sekulov, e dalla Next Gen alla prima squadra è un attimo. Tanti gli allenamenti con la prima squadra per Nikola, senza mai però esordire con la prima squadra. Tanti giorni ad osservare i grandi campioni e a prendere spunto da loro: “Un giocatore che mi piace tantissimo è Chiesa, ma ho un debole per Kulusevski. Lui giocava con mio fratello nella nazionale macedone. L’ho conosciuto in un torneo a San Marino e abbiamo iniziato un bel rapporto di amicizia. Prima di venire alla Juventus mi ha chiesto come era l’ambiente e ovviamente gli ho spiegato che fosse il massimo a cui ambire”.
Già in gol con l’Under 20 di Bollini nel 5-0 alla Norvegia lo scorso marzo. Ma Seku, già nella passata stagione, aveva le idee chiare: “Ero andato a giocare con la Nazionale Macedone in U15 e U16. Dopo queste esperienze è arrivata quella dell’Italia e l’ho scelta subito. E’ il mio paese, è un sogno rappresentarlo. Voglio vincere un mondiale per la mia nazione”. Un giocatore duttile: infatti Nikola Sekulov in questa stagione sta interpretando diversi ruoli. Sia mezzala, ma anche esterno d’attacco. Pronto a mettersi a disposizione di Massimo Brambilla e della Juventus, pronto per emergere e fare il salto tra i grandi.
A cura di Francesco Marra Cutrupi
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