Next Gen-Perugia, una sfida inedita tutta da raccontare
Numeri, nomi e novità. Si potrebbe riassumere con questi concetti la sfida tra Juventus Next Gen e Perugia in programma domenica 22 ottobre allo stadio “Moccagatta” di Alessandria. Due squadre che lottano con la matematica della classifica e del tabellino di vittorie e sconfitte, seppur, per ragioni diverse. Cifre che assumono rilevanza anche nella distinta delle formazioni. L’anagrafe che non mente e che accende i riflettori su un’altra speciale graduatoria. Quella dell’età. Ci arriveremo. Una sfida inedita che, tuttavia, permette di sfogliare il libro dei ricordi di alcuni dei protagonisti. E poi l’aspetto tecnico. Sponda Perugia gli infortuni costringono l’allenatore Baldini a ricorrere all’intero organico a sua disposizione. Lato Juve Brambilla lavora in sordina per Allegri e punta a valorizzare al massimo tutti i suoi ragazzi. Dettagli? Vediamoli.
Next Gen-Perugia: la prima volta
Può ancora succedere di imbattersi in una sfida mai giocata prima. È Juventus Next Gen-Perugia. Partita valida per la nona giornata di Serie C girone B. I perché di questa novità sono presto detti. Quello attuale è il primo campionato nel quale l’Under 23 bianconera compete nel girone B. Nell’ultima stagione di Lega Pro del Perugia, 2020-2021, le due squadre non si incrociano perché gli umbri vengono inseriti nel girone B, i piemontesi nell’A. Nonostante l’assenza di precedenti si accende nella memoria degli appassionati la famigerata lampadina dei ricordi. Questione di nomi. Quelli dei protagonisti. Uno su tutti l’allenatore biancorosso Francesco Baldini. Lui, che con la Juventus ha un trascorso di rilievo. Nel 1992 Baldini è un giovane difensore di vent’anni di proprietà della Lucchese. Che fa il suo sordio in rossonero quando sulla panchina siede Marcello Lippi. Lui che in bianconero avrà le sue soddisfazioni. L’anno seguente con 17 presenze attira l’attenzione proprio della Juventus.
Da Baldini a Cudrig gli intrecci con la Juventus
Giovanni Trappattoni, allora allenatore del club, vuole inserire quel ragazzo riccioluto nella lista dei suoi centrali. Già piuttosto infoltita: Carrera, Notari, De Marchi e il teutonico Kohler. Sarà una stagione, forse, al di sotto delle aspettative in termini di minuti in campo, ma rimarrà la soddisfazione di giocare con campioni come Ravanelli, Del Piero, Baggio, Conte e Vialli. L’ex allenatore di Napoli e Genoa registra tre presenze in Serie A e una in Coppa Uefa. Quest’ultima poi vinta dai bianconeri. Andrà meglio con l’aggregazione alla formazione Primavera con la quale vincerà il Torneo di Viareggio. Basterà sfilare gli scarpini e indossare la tuta da allenatore per trovare le gioie più belle. Dopo i successi alla guida dell’Under 17 della Roma dove conquista Scudetto e Coppa Italia, Baldini viene ingaggiato dalla Juve per guidare la Primavera. Dalla panchina al campo. Sempre tra le fila degli umbri compare l’attaccante Nicolò Cudrig. Difficile parta titolare nello scacchiere di Baldini, ma rimane un’arma efficace da sfoderare in corsa. 75 presenze, 7 gol e 1 assist per l’attaccante friulano con la maglia della Next Gen. Gli allenamenti con Vlahovic alla Continassa? Il valore aggiunto di un ragazzo di soli 21 anni.
Le statistiche della sfida
Inedita. Questo l’aggettivo per Next Gen–Perugia. Tanto per gli almanacchi quanto per le statistiche. Già, perché si affrontano la squadra più giovane del girone B, la Next Gen, e la terza più “anziana”: il Perugia. I ragazzi di Brambilla contano un’età media di 21,1 anni mentre gli uomini di Baldini registrano un imponente 24,9. Quando il lessico fa la differenza. Altro dato interessante? “L’internazionalità” della sfida. Si scontrano le due squadre con più stranieri in rosa. Non solo del raggruppamento che le comprende, ma dell’intera Serie C. In casa Juve si calcolano in via ufficiale 10 giocatori stranieri: Hujisen, Muharemovic, Hasa, Salifou, Ntenda, Rouhi, Comenencia, Nonge, Mbangula e Yildiz. Quest’ultimo così come il difensore centrale olandese potrebbe non prendere parte alla gara per seguire la squadra di Allegri nella trasferta di San Siro, ma atti alla mano, per dovere di cronaca e completezza vanno citati.
Stessa sorte potrebbe capitare a Nonge a seguito delle dichiarazioni rilasciate sul suo conto dall’allenatore livornese alla vigilia della partita con il Milan (LEGGI QUI). Dalle parti del Renato Curi, invece, troviamo otto giocatori di nazionalità non italiana: il portiere Adamonis, che dovrà scontare l’ultima giornata di squalifica, quindi, verrà sostituito dal “nostrano” Furlan, e il collega albanese Abibi. I difensori: Vulikic e il colombiano Paz; a centrocampo l’ivoriano Kouan. Attacco di qualità e peso con il talento sudamericano che rimanda alla Serie A di Matos e l’estro imprevedibile della Pampa Argentina dell’ex Gubbio Vazques. Chiude la rassegna la freschissima prima punta ventenne Eboutalib direttamente da Francoforte.
Formazioni: tra l’assenza di Lisi per il Perugia e i sostituti di Huijsen e Nonge nella Next Gen
Nomi, storie, aneddoti e curiosità. Quella suscitata da una sfida del tutto nuova e che potrebbe regalare spunti e soprese. E perché no, qualche punto alle due squadre. Utili alla Next Gen per allontanarsi da quel sedicesimo posto che scotta e per un Perugia che punta ai piani alti della classifica. Per un immediato ritorno in Serie B. Il pareggio contro la capolista Torres è la lampante dimostrazione degli obiettivi di capitan Angella e compagni. Angella che sarà senza dubbio chiamato a dirigere le manovre difensive del 4-3-3 di Baldini. Con lui il sempre presente Vulikic: 8 su 8 per il serbo sin qui. Ballottaggio sulla fascia sinistra dove si giocano un posto Cancellieri e Bozzalan.
A destra Mezzoni non avrà rivali. Centrocampo di gamba e qualità con Kouan, Bartolomei in cabina di regia, probabile assenza dell’acciaccato Iannoni. Potrebbe sostituirlo Torrasi. Certo del posto Matos, meno Lisi a causa del colpo subito contro la Torres. Si candida Seghetti galvanizzato dal primo gol in Serie C a danno dei sardi. Torna a inventare il fantasista Vazquez. Sul fronte Juve potrebbe posizionarsi fra i pali Crespi, fresco del rientro a Torino. Davanti a lui un 3-5-2 con Savona, Muharemovic e la sua fascia di capitano con Stivanello pronto a sostituire un Huijsen proiettato verso il palcoscenico della Scala del Calcio. Turicchia, Damiani, l’afro-tedesco Salifou, il genio di Hasa nel mezzo e la gamba di Perotti ad arare la fascia destra. Con un Comenencia che scalpita. Nonge? Ha folgorato Allegri e potrebbe seguirlo in direzione Milano. Davanti? Nessun dubbio. Cerri e l’esperto Guerra non li scalza nessuno.