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Juventus Next Gen, Pietrelli: “Indossare questa maglia è un orgoglio. Mi hanno voluto Giuntoli e Chiellini”

Alessandro Pietrelli con la maglia della FeralpiSalò

Alessandro Pietrelli con la maglia della FeralpiSalò, crediti Martina Cutrona, www.lacasadic.com

Le dichiarazioni

La Juventus Next Gen ha vissuto un campionato altalenante, ma dopo l’esonero di Montero e il ritorno di Brambilla, la squadra ha cambiato marcia, ottenendo vittorie importanti che l’hanno allontanata dalla zona calda della classifica.

Grazie a questi successi, i bianconeri sono saliti a quota 38 punti, arrivando all’11° posto, a pari merito con la Cavese, decima. Le prestazioni recenti hanno dimostrato un netto miglioramento, con la squadra che ha saputo reagire alle difficoltà.

In merito alla stagione e al suo arrivo alla Juventus, ha parlato Pietrelli ai microfoni di JuventusNews24, condividendo le sue impressioni partendo dal suo percorso: Non è stato un percorso facile a livello giovanile perché, quando sono arrivato a Bologna, non ho giocato così tanto in Under 16, Under 17 e nei due anni di Primavera. Un po’ per scelte degli allenatori che ho avuto e un po’ per la mia fisicità: ho avuto un percorso abbastanza longevo diciamo. Non è stato facile, soprattutto in diversi momenti ma grazie anche alla mia famiglia io e mio fratello non abbiamo mai mollato. Arrivare a vincere un campionato di Serie C, arrivare in Serie B e alla Juventus sono piccole soddisfazioni per quella che è la mia ambizione ma sono dei punti di partenza.

Non solo la sua carriera ma anche il rapporto con l’allenatore Brambilla: “Mi avevano tutti parlato bene del mister, anche con lui non è stato difficile integrarsi. Abbiamo un buon rapporto, io cerco di riportare le sue richieste in campo e sono soddisfatto da questo punto di vista“.

Pietrelli: “Tifo Juve fin da piccolo”

I primi amori non si scordano mai, e lo stesso vale per Pietrelli. Indossare la maglia della propria squadra del cuore rappresenta una soddisfazione immensa, un traguardo che ogni calciatore sogna di raggiungere. Per lui, giocare con la Juventus è un’emozione speciale, un sogno che si concretizza dopo anni di sacrifici e impegno. Essere parte di una realtà così prestigiosa ha un valore che va oltre il semplice risultato sportivo, diventando una vera e propria realizzazione personale e professionale. Pietrelli sa quanto sia significativo vestire quella maglia e ogni partita è un motivo di orgoglio. “Io sono tifoso della Juve fin da bambino. È un orgoglio enorme, una grandissima soddisfazione per me e per la mia famiglia. Cerco di focalizzarmi sul mio lavoro, sul gioco, senza pensare troppo alla maglietta o all’aspetto da tifoso che ho dentro di me. Ma è sicuramente una soddisfazione. L’essere tifoso può comunque aiutare, io sono orgoglioso di indossare questa maglietta e questo penso venga riflesso anche in campo“.

A gennaio 2025 il trasferimento in bianconero: Il fatto che io sia tifoso ha influito. Poi i Direttori Chiellini e Giuntoli hanno dimostrato di avere un fortissimo interesse nei miei confronti: ho unito le due cose e non ho dovuto pensarci così tanto ecco. Ho ho iniziato a sentire degli interessamenti verso novembre. Dentro di me è stato un motivo d’orgoglio e una carica in più per guadagnarmi questa chiamata. Ci è voluto un po’ per farmi sbarcare a Torino ma credo che siamo tutti contenti per come sia andata… Le voci che circolavano già da novembre mi hanno spronato a dimostrare di valere questa chiamata”.

Massimo Brambilla, Juventus Next Gen (IMAGO) / www.lacasadic.com
Massimo Brambilla, Juventus Next Gen (IMAGO) / www.lacasadic.com

“Playoff nostro obiettivo”

Pietrelli parla anche del sogno playoff: “È un nostro obiettivo. Ne parliamo ma più che parlarne lavoriamo per ottenerlo. Un punto fondamentale sarà già la partita di sabato contro il Crotone, in cui noi giocheremo per vincere e avvicinarci al nostro obiettivo“.

A conclusione un commento sulla squadra: “Siamo una squadra di grande qualità. Magari ci manca quell’esperienza o quella cattiveria finale davanti alla porta per capitalizzare di più. La stessa cosa poi riportarla in fase difensiva, perché con un po’ di esperienza in più si potrebbero evitare alcuni gol“.