Juve Next Gen, dall’Inferno al Paradiso: le chiavi del successo? Le ha Guerra
Il club bianconero riparte da una doppia vittoria e si schioda dall’ultimo gradino della classifica. Guerra è il trascinatore.
Inferno, Purgatorio e Paradiso. Dante racconta il suo viaggio nei regni ultraterreni – rispettivamente – del peccato, dell’espiazione e della salvezza. Lo stesso iter in cui sembra essere coinvolta la Juve Next Gen. Se non per quel piccolo dettaglio delle guide: se Dante vantava di essere accompagnato da Virgilio e Beatrice, a capo della rinascita bianconera ci sono due personaggi: Massimo Brambilla e Simone Guerra.
L’inferno. Non è di certo stato promettente l’avvio di stagione della seconda squadra della Juventus che nel corso di questo primo viaggio ha faticato nel trovare una quadra. Un girone d’andata volto al negativo, problematico, non privo di insidie.
Un solo successo conquistato (del 30 agosto con la Casertana) e poi una una cascata di sole sconfitte e pareggi. Ma lo smarrimento tra le fila dei dannati sembrerebbe essere terminato – fatta eccezione per qualche strascico – e i bianconeri, con il ritorno di Brambilla a guidare i movimenti, sono pronti a salpare e a raggiungere il nuovo regno, o meglio, lo hanno già fatto.
E a condurre il cambio di rotta c’è anche Simone Guerra, il classe ’89, nonché colonna portante in un ambiente di soli giovani. Esperienza e costanza: due delle armi che il capitano sfodera di volta in volta.
Il Purgatorio
La fase dell’espiazione, letteralmente riparazione e conseguente liberazione, porta il suo nome. Originario di Piacenza, come i fratelli Inzaghi, Guerra vanta una certa conoscenza della categoria e dall’estate scorsa, in bianconero, è diventato la guida interna al campo. I primi passi li mosse in un paesino di provincia, il San Nicolò, per poi migrare al Piacenza, che in quegli anni partecipava al campionato di Serie A.
87 partite e 14 reti, i numeri che Guerra ha collezionato tra C e B con gli emiliani. Ma ben presto è arrivata la separazione e il suo viaggio è proseguito con lo Spezia, l’Entella, il Benevento, la FeralpiSalò e il Vicenza, con cui ha ottenuto la promozione in Serie B nel 2019/20. Ma il ruolo di trascinatore l’ha rivestito anche l’anno seguente con la Feralpi: promozione in B e capocannoniere con 10 reti all’attivo. Sì, è lui ad avere il mazzo di chiavi che condurrà il club verso il Paradiso.
Ultima tappa? Il Paradiso
Gli inizi negativi riservano sempre delle fini positive, è il caso della Juve Next Gen? Parlare di Paradiso è precoce – certo – ma è indubbio il fatto che la squadra abbia invertito la rotta. E Guerra, in questo, gioca un ruolo di prim’ordine.
Già tre gol messi a segno, l’ultimo decisivo per il successo in trasferta con la Cavese, che ha costituito la seconda vittoria consecutiva. Ora, l’ultimo gradino prima dell’effettivo giro di boa. Gli uomini di Brambilla ospiteranno il Messina il prossimo 14 dicembre. Sarà la giusta occasione per lasciarsi alle spalle le insidie incontrate fin qui e scalare la classifica. La rotta? Paradiso, o meglio, rinascita.