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Matías Soulé ed Enzo Barrenechea: l’amicizia juventina nata dopo uno… spoiler

Bianconeri Next Gen” è il nuovo format promosso dalla Juventus, una produzione originale che va a raccontare le storie fuori e dentro al campo, la vita e i sogni dei calciatori bianconeri. La prima puntata è dedicata all’amicizia tra Matías Soulé e Enzo Barrenechea, un legame nato in Primavera e consolidato in Under 23. I due argentini sono sempre stati l’uno accanto all’altro, anche nei momenti difficili. “En diferentes caminos, siempre unidos“, è la frase che rispecchia il loro rapporto.

VINOVO, ITALY – JANUARY 25: Enzo Barrenechea and Matias Soule during a Juventus U23 Training Session at Juventus Center Vinovo on January 25, 2022 in Vinovo, Italy. (Photo by Filippo Alfero – Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Soulé-Barrenchea: un’amicizia tutta juventina

Barrenechea, arrivato nella Primavera della Juventus nel campionato 2019/2020 è stato accolto subito da Soulé: “Matías è più di un amico per me, è come un fratello. Abbiamo vissuto molti momenti insieme e condiviso tante cose. Ho un ottimo rapporto con la sua famiglia, e questo ci fa sentire come fossimo in Argentina“. Proprio Soulé spoilerò il suo arrivo in bianconero con una foto che mostrava i due giocatori in spogliatoio con sotto la scritta: “La dupla argentina“, la coppia argentina. Da lì, non si sono più separati.

“Sapevo che sarebbe arrivato un ragazzo argentino, ed era lui. L’ho rintracciato perché sapevo che sarebbe venuto qui alla Juventus – ha raccontato Soulé -. Abbiamo una foto de primi giorni mentre eravamo in spogliatoio e abbiamo sempre continuato a stare accanto. Stavo sempre con lui, giocavamo a flipper, bevevamo mate e uscivamo insieme. Un amico che è come un fratello”. Anche il padre di Soulé conferma il rapporto speciale instaurato: “Voglio bene a Enzo come fosse mio figlio. E’ molto importante per loro essere dove sono ora, stanno seguendo il sogno che avevano da bambini“. I due ragazzi sono sempre stati accanto, anche durante la bellissima esperienza in Nazionale vissuta da Soulé: “Enzo mi mandava messaggi e si congratulava con me. La mia famiglia ha continuato a stargli vicino, aiutando nel periodo difficile dell’infortunio”.

ALESSANDRIA, ITALY – FEBRUARY 13: Matias Soule of Juventus U23 during the Serie C match between Juventus U23 and Mantova at Stadio Giuseppe Moccagatta on February 13, 2022 in Alessandria, Italy. (Photo by Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Storie incrociate, vite diverse, ma un’unica passione

Le storie che iniziano in modo diverso, da differenti città. Soulé, di Mar del Plata, è poi passato al Kimberly e successivamente al Velez. “Mio padre lavorava 14 ore al giorno e io giocavo il sabato mattina. Lui veniva e poi tornava al lavoro il giorno dopo. Mi ricordo che mi diceva che non aveva abbastanza soldi per l’hotel e a volte dormiva nella sua auto. Piangeva sempre quando veniva“. Per i genitori non era un sacrificio, facevano quello che potevano per seguire il figlio.

Barrenechea, nato a Cordoba, ha iniziato a giocare per strada prima di approdare al Villa Maria e poi ai Newell’s Old Boys. “Mi ricordo che a 10 o 11 anni mio padre fu arrestato e con la mia famiglia tornammo a Cordoba. Passò 8 anni in prigione”. Sua mamma usciva presto la mattina e rientrava tardi, faceva due lavori per mantenere la famiglia. Enzo, alla sua prima esperienza in Europa, è oggi l’orgoglio di mamma e papà. “A 17 anni ho avuto l’occasione di venire alla Juventus. A 18 anni questo si concretizzò“.

ALESSANDRIA, ITALY – FEBRUARY 23: Enzo Barrenechea of Juventus U23 during the Serie C match between Juventus U23 and Pro Patria at Stadio Giuseppe Moccagatta on February 23, 2022 in Alessandria, Italy. (Photo by Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Le difficoltà superate alla Juventus

Quando la Juventus mi chiamò, c’erano altri due club interessati a me. Il mio agente stava trattando e mi disse di rifletterci per qualche giorno. Avevo già deciso che sarei venuto alla Juventus“, ha raccontato Soulé. “Sono arrivato nel 2020, c’è stata la pandemia e poi gli infortuni. Ero distrutto perché ero lì da 6 mesi e ancora non avevo giocato“. I due argentini trovarono subito Bonatti, allenatore dell’Under 19. Con lui sono cresciuti, li ha accompagnati fino all’Under 23 dove invece hanno trovato Zauli. La stagione 2020/2021 inizia alla grande, ma poi succede che Barrenechea, nel giorno del suo compleanno, riceve un regalo che proprio non voleva: “Il 22 maggio, un giorno che non scorderò mai. Giocavamo contro il Genoa e dopo 2′ del secondo tempo mi sono rotto il crociato e mi è caduto il mondo addosso“. Dopo 5 mesi, il centrocampista ritrova Vinovo e il gruppo, tornando a essere una pedina fondamentale.

Credit Foto di Copertina: Juventus FC

Redazione

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