L’emergenza nel cerchio di centrocampo della Juventus, “costringe” Max Allegri a gettare ancora una volta un occhio all’Under 23 di Zauli. Dopo i minuti in Champions e in campionato, toccherà ancora a Fabio Miretti destreggiarsi nella mediana bianconera. Questa volta però, la differenza è che il classe 2003 lo farà scendendo in campo dal primo minuto.
E’ questa la decisione dell’allenatore livornese che per il match contro il Venezia schiera il centrocampista per la prima volta in stagione da titolare in una linea completata da Zakaria e Rabiot, date le indisponibilità di Weston McKennie, Manuel Locatelli e Arthur.
Appena maggiorenne e i paragoni già si sprecano. Quello più ricorrente lo vede accostato a un certo Claudio Marchisio, non proprio l’ultimo arrivato per ciò che è stato in campo e per quello che tutt’ora rappresenta per il popolo bianconero. In Serie C, con la squadra di Lamberto Zauli, ha collezionato 26 presenze condite da 3 reti. Ma non si è limitato solo alla dimensione della Lega Pro. Infatti, in questa stagione, ha calcato anche i campi della UEFA Youth League togliendosi lo sfizio di segnare contro Chelsea e Liverpool. Il percorso nella competizione però si ferma contro il Benfica in semifinale: “Uscire così fa male, ma siamo consapevoli di aver dato tutto. Fino alla fine“, saranno queste le sue parole al termine del match. Anche se la sensazione è che per lui questo sia solo l’inizio.
Le convocazioni in Serie A di Max Allegri non possono essere un episodio estemporaneo. Dopo le panchine con Napoli, Venezia, Empoli, Spezia e Samp, è arrivato il suo momento. Contro la Salernitana l’esordio in massima serie, al quale faranno seguito i tre minuti contro il Sassuolo. E contro i granata, una scena che non scorderà mai. Al 90+1′ Allegri sostituisce Cuadrado e lancia il giovane Miretti: 4 i minuti in campo per lui. Simpatico siparietto nei momenti precedenti al debutto. L’allenatore si gira e lo cerca: “Dov’è Miretti?“. Il centrocampista si era appena seduto e risponde sorpreso: “Ma chi, io?“. Il classe 2003, dopo l’esordio Champions League contro il Malmö, ottiene un altro importante traguardo ricevendo anche i complimenti di Allegri dopo un bel recupero palla: “Bravo Mire!“. “È stata un’emozione assurda. È un sogno che fanno tutti nel settore giovanile, io ho avuto la fortuna di arrivare a giocare nello stadio della mia squadra del cuore. Sono tifoso della Juve sin da bambino, quindi è stata un’emozione indescrivibile“. Il commento a caldo di chi sa di aver realizzato un sogno. Lo stesso che, se dovessero essere confermate le indiscrezioni della vigilia, lo vedranno lì. In campo. Ad ascoltare l’inno della Serie A. E per la prima volta, non dalla panchina.
Tra i convocati di Massimiliano Allegri c’è spazio anche per Aké, un altro giovane tenuto d’occhio dall’allenatore della Juventus. In lista al posto di Cuadrado, ancora una volta assente per un problema all’adduttore. L’attaccante francese si è allenato con il gruppo nei giorni scorsi, dopo un periodo di inattività a causa di una lesione di medio grado del bicipite femorale della coscia destra che ha rimediato lo scorso marzo. Non sarà così a disposizione di Zauli per il match contro il Piacenza valido per la prima fase dei playoff del girone A.
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