Kanoute oro di Taranto: Capuano sfata il tabù Zaccheria grazie alla doppietta dell’ala
“Quando lo abbiamo ingaggiato qualcuno storceva il naso ma abbiamo preso un grandissimo uomo e un giocatore straordinario. Ha diverse richieste ma è incedibile e non ci priveremo mai di lui”. Solo qualche settimana fa l’allenatore del Taranto Ezio Capuano si esprimeva così su di lui. Parole tremendamente attuali se si pensa all’ultimo weekend calcistico del girone C di Lega Pro, il primo del nuovo anno. Mamadou Kanoute ha deciso con una doppietta nel giro di 25′ il sentito derby pugliese contro il Foggia, per l’1-2 finale che fa volare sempre di più i rossoblù nelle zone nobili della classifica. Quinto posto e piena zona playoff a -2 dalla Casertana seconda. L’obiettivo dichiarato a inizio stagione da Capuano per ora è ampiamente raggiunto. Ionici che sognano in grande e che intanto grazie ai due gol dell’ala destra sfatano un tabù che durava da ben 11 anni: la vittoria allo Zaccheria mancava dalla stagione 2012/2013 in Serie D. Anche in quel caso 1-2 finale con le reti per il Taranto di Molinari e Gatto.
La doppia firma di Kanoute per una città intera che sogna
5 risultati utili consecutivi, 4 vittorie e 1 solo pareggio a reti inviolate contro l’Avellino. Distanza dalla vetta accorciata a 7 punti, complice l’incredibile pareggio nel finale del Monterosi Tuscia contro la Juve Stabia. Mini ciclo iniziato proprio grazie alla vittoria per 1-2 a Potenza firmata, guarda caso, da una doppietta di Kanoute. L’ala destra è quindi alla seconda doppia consecutiva ed è inoltre il miglior marcatore del Taranto in stagione con 8 gol. Rimangono infatti staccati Bifulco a 5 reti e Cianci a 4. Mamadou non è mai partito così bene in regular season nella sua carriera: 7 infatti le marcature con Ischia e Juve Stabia rispettivamente nelle stagioni 2015/2016 e 2016/2017, mentre 6 i gol con il Catanzaro nel 2019/2020. Segnale di una crescita del giocatore sotto la guida di Capuano, che ha sempre creduto in lui come confermano le parole di poche settimane fa. Arrivato in estate in Puglia dopo i due anni di Avellino, in cui ha totalizzato 57 presenze e 5 gol, qualcuno forse non credeva più fortemente nel classe 1993. Nessuno tranne Eziolino, che si gode ora il suo gioiello per una città che non vuole smettere di sognare.