Il pugilato, la musica e non solo: Juve Stabia, ecco il primo gol di Kevin Piscopo
“Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero. Lasciatemi cantare, son di Castellammare. Uno stabiese vero“, cantano i tifosi della Juve Stabia. La squadra di Pagliuca resta in vetta al girone C di Serie C a quota 27 in classifica. Primato, concentrazione e un entusiasmo che in città non si vedeva da diverso tempo. Tra gli insostituibili dei gialloblù in questo avvio di stagione c’è Kevin Piscopo. L’attaccante classe 1998 ha giocato 12 partite su 12 in campionato e, nell’ultimo turno, ha trovato la sua prima rete nel torneo contro il Taranto.
Pugilato, il Genoa, Tavano, Maccarone e non solo: chi è Kevin Piscopo
Kevin non è di certo una sorpresa per la categoria. Arrivato nell’ultima sessione di calciomercato, Piscopo è diventato subito fondamentale per la rosa di Pagliuca. E pensare che da piccolo, la sua passione non era neanche il calcio. “Volevo fare pugilato, ma mia mamma diceva che era troppo pericoloso”, raccontava qualche anno fa. Il tempo alla fine le ha dato ragione. La carriera del classe 1998 inizia al Genoa. Tutto nasce da un provino, in cui il mister lo schiera da… mediano. Nessuna paura, anzi. I rossoblù si innamorano di lui e alla prima stagione con la maglia dll’Under 17 segna 7 gol in 22 partite.
Tutta la trafila delle giovanili in Liguria, fino ad arrivare ad allenarsi con la prima squadra. Tra le giocate di Perotti e la marcatura stretta di Izzo, Piscopo riesce a capire come funziona il calcio “dei grandi”. Il Genoa lo manda a farsi le ossa in Serie D al Montecatatini, prima del passaggio al professionismo con la Carrarese. Le sue prestazioni in gialloblù valgono la chiamata dell’Empoli. I compagni di reparto? Tavano e Maccarone. L’occasione di imparare e rubare con gli occhi dai due centravanti è altissima. E Kevin la sfrutta al meglio, tanto che nel 2019/20 arriva l’esordio in Serie B con Christian Bucchi in panchina.
Di Natale, l’idolo Ronaldinho, la musica: ora la Juve Stabia si gode Kevin
Perché si torna sempre dove si è stati bene. E infatti Kevin torna alla Carrarese nel 2020. Ad aspettarlo in panchina c’è Antonio Di Natale, uno che con gli attaccanti ha un certo feeling. 6 gol in 36 presenze in gialloblù in quell’annata per Piscopo, che però non bastano ai toscani per raggiungere i playoff di Lega Pro. Dopo le parentesi con SPAL e Renate, nella passata stagione l’attaccante trascina il Pordenone ai playoff. La società, però, non si iscriverà al campionato di Serie C e per Piscopo arriva lo svincolo. A portarlo alla Juve Stabia ci pensa il direttore sportivo Matteo Lovisa che, dopo averlo avuto in rosa proprio con i neroverdi, lo porta a Castellammare.
La Juve Stabia vince e convince, anche grazie a Piscopo e la forza del gruppo. Coeso e unito, dentro e fuori dal campo. A Castellammare, Kevin ha ritrovato anche vecchi compagni di squadra, come Bentivegna. La musica prima della partita, poi, fa la differenza. Un rituale, tra Tupac e Lil’ Zane, il rap prima di un match non può mai mancare. Il sogno? Arrivare in Serie A e, magari, incontrare il suo idolo Ronaldinho. Al momento la realtà si chiama Juve Stabia e l’obiettivo rimane la Serie B. La strada è ancora lunga, ma la direzione per Piscopo e i gialloblù è quella giusta.