La fine della parentesi a Trieste, l’estate di fuoco e l’impatto a Trapani: il 2024 da star di Lescano
Le tappe dell’anno del classse 1996 argentino, uno dei principali protagonisti della terza serie del campionato italiano.
Si pronuncia Facundo Lescano, si legge garanzia. La prima metà di stagione 2024/25 ha messo in mostra una versione del classe 1996 in grado di confermare appieno il proprio status di “fuori categoria”
“È una testa di ca**o”: queste poche parole pronunciate da Capuano al suo arrivo a Trapani, apparentemente offensive, sono in realtà la perfetta descrizione del 28enne di Mercedes. Basta vederlo giocare per confermare quanto dichiarato, con un epiteto abbastanza chiaro, dal suo neo allenatore.
Non ha apparenti difetti. Può segnare in ogni modo. Di destro, di sinistro, di testa e anche su rigore. La completezza è il suo marchio di fabbrica. A ciò però abbina alle volte un atteggiamento non sempre perfettamente incline al contesto.
È una star e nella natura di esse il concetto dell'”io”, seppur dominante come nel caso di Lescano, prevale su quello di gruppo. Si nota una sorta di accentramento su sè stessi che in uno sport collettivo come il calcio alle volte può essere dannoso. E questa doppia faccia è ben visibile proprio nel 2024 di Facundo Lescano. Gli appassionati ma anche gli addetti ai lavori sono ammaliati dalle statistiche che il numero 10 sta raggiungendo a Trapani ma la prima parte di 2024 in un certo senso ci spiega perchè Facundo non è nel contesto che il suo talento meriterebbe.
Appena 5 gol, poca incisività e l’addio: la parentesi alla Triestina
Il 2024 di Facundo partiva con il miglior presagio: nel girone A del girone C di Serie C aveva fatto vedere la sua faccia “più bella”. Il suo essere star nella prima parte della parentesi alla Triestina si poteva commentare solo in modo positivo. 10 gol in 19 partite di campionato e una coppia d’attacco formidabile con Redan.
La seconda metà di stagione, coincidente proprio con l’inizio del nuovo anno, però, come accennato, ha messo in luce il volto meno appariscente dell’essere “di un’altra categoria” di Facundo. La squadra ha avuto un calo importante nei primi mesi e c’è stato anche il cambio in panchina – da Tesser a Bordin – ed è lì, in quel momento in cui nel pieno delle sabbie mobili, che l’attaccante argentino si è un po’ lasciato trasportare. Appena 5 gol tra il girone di ritorno e i playoff, in cui addirittura ha giocato appena 35′ nelle tre gare disputate dalla Triestina. Troppo poco per chi poi è in grado di vivere un’estate e, soprattutto, una seconda metà di 2024 imparagonibile rispetto al resto dei colleghi.
La scelta di Trapani, i numeri da record e la voglia di andare oltre
L’estate di Lescano è assimilabile a quella di un diplomato uscito da scuola con un voto alto, non altssimo, ma interessante proprio perchè, come detto, per larghi tratti del suo intero percorso ha dimostrato di non avere termini di paragoni. Così sul tavolo dell’agente sono arrivate tante proposte fino alla scelta finale: Trapani, che ha riconsegnato al panorama calcistico la parte migliore di Lescano.
16 gol in 23 partite, un gol ogni 111′. Sesta stagione di fila in cui raggiunge la doppia cifra in Serie C. “L’obiettivo non è essere migliore dell’altro uomo ma del tuo sè precedente” dice una famosa frase e, quindi, certo questi numeri, abbinati al fatto che Lescano sia ad oggi il miglior marcatore tra i campionati professionistici italiani, sono certamente rilevanti ma non è tutto qui. Nel calcio e, più in generale, nello sport c’è sempre bisogno di andare oltre ai propri limiti. Il ragazzo di Mercedes che ha intrapreso la sua carriera calcistica grazie a sua madre non vuole fermarsi ai numeri. Certo quelli sono fondamentali, il suo impatto da star sul Trapani ricoprirà un ruolo fondamentale nel computo della stagione dei siciliani. L’obiettivo, però, è andare oltre: al proprio miglior volto Facundo vuole associare il risultato di squadra per poter vivere un 2025 ancora da protagonista assoluto.