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Taranto, Laterza: “Dopo Bari vogliamo riprendere la marcia. Bisogna essere perfetti”

laterza, taranto

Dimenticare la sconfitta nel derby e riprendere a macinare punti in chiave salvezza. Questo il mantra scolpito nella mente di Peppe Laterza che a ventiquattrore dalla sfida con il Picerno analizza il momento del suo Taranto.

Il match contro il Picerno

Quella contro i lucani è una partita come le altre perché mette in palio tre punti – ha esordito il tecnico jonico -, è ovvio però che dopo la sconfitta di Bari ci sia gran voglia di riprendere la marcia. Affrontiamo una buona squadra, che ha fatto molto bene dopo il cambio di allenatore, compatta, che si difende benissimo e siamo consapevoli che ci attenda una gara molto difficile, nella quale dovremo essere bravi a creare gli spazi“.

Le motivazioni del Taranto

Laterza che, in conferenza stampa, fa il punto della situazione anche sugli infortunati: “Nonostante il periodo è importante mantenere alto l’entusiasmo. Se non abbiamo più motivazioni vuol dire che abbiamo sbagliato tutto, ma onestamente non credo che sia il nostro caso. I ragazzi stanno lavorando con il solito spirito di sacrificio e la solita abnegazione. Non è un momento fortunato, siamo alle prese con tantissimi infortuni che ci hanno costretto in alcune occasioni a schierare calciatori fuori dal proprio ruolo naturale. Abbiamo continuato a spingere al massimo delle nostre possibilità deficitando in alcune occasioni sotto il punto di vista atletico“.

Ufficio Stampa AZ Picerno

Laterza: ”Siamo una squadra valida”

In chiave classifica, la sfida contro il Picerno vale un posto nei playoff: “Tecnicamente abbiamo dimostrato di essere una squadra valida. Quella contro il Bari era una gara sentitissima dalla piazza ma i due gol subiti nel primo tempo hanno cambiato la nostra partita. Occorre essere perfetti. Saremo alle prese con una situazione di emergenza. Non saranno della partita Tomassini, Ferrara e Riccardi, oltre ai lungodegenti di Diaby e Guastamacchia ma recuperiamo Versienti. Pacilli? Ha giocato tanto e sta pian piano entrando in forma. Io pretendo il massimo da tutti a prescindere dal nome che si porta. Barone? Vincenzo sta bene e può essere della partita“.

A cura di Dario Gallitelli