Latina, il DS Di Giuseppe: “Di Donato a rischio? Crediamo in quello che facciamo”
È un momento difficile per il Latina. Quella ottenuta nella 29^ giornata di campionato contro il Messina è stata infatti la terza sconfitta nelle ultime quattro gare disputate dai nerazzurri. È un periodo non facile quello che ha portato il laziali al tredicesimo posto in classifica, fuori dalla zona play-off, nonostante i punti siano gli stessi dell’Avellino decimo. La sconfitta per 4-1 col Messina ha avviato la striscia negativa della squadra di Di Donato che poi, partita dopo partita, non è più riuscitati a ritrovarsi del tutto. Da quel momento 19 partite giocate, otto sconfitte, sette pareggi e solo quattro vittorie. Da una gara contro il Messina all’altra, a un girone di distanza, il mondo del Latina è stato stravolto al punto che adesso sono solo sei i punti di margine dalla zona play-out. La situazione di crisi è abbastanza evidente, ma per il momento non mette in dubbio la panchina dell’allenatore Di Donato, come dichiarato dal direttore sportivo Di Giuseppe.
Latina, le parole del DS Di Giuseppe
Al termine della gara persa contro il Messina, ha preso parola il direttore sportivo del Latina Di Giuseppe. In primo luogo, ha annunciato che, al momento, la panchina di Di Donato non è a rischio: ”Tutti insieme valuteremo in tutta tranquillità la situazione. Il discorso è un po’ particolare, dobbiamo continuare a crederci e Di Donato deve trasmettere a noi la convinzione che anche lui crede nel gruppo e la squadra. Anche la squadra, però, ci deve dimostrare di credere in noi e nel progetto. Poi purtroppo in campo vanno loro. Ho parlato con i ragazzi, sono delusi ma non basta perché bisognava pensarci prima. L’allenatore l’hanno cambiato tutti e per molto meno, ma noi continuiamo a credere in quello che stiamo facendo. I giocatori devono tirare fuori le palle dal punto di vista caratteriale”.
Il direttore sportivo ha anche commentato il momento della sua squadra e le sue ambizioni: ”Da stasera si inizia a pensare a reagire per arrivare a fare punti, indipendentemente dal traguardo finale. Si continua a parlare di play-off e dopo ogni sconfitta si parla di play-out. Io sono il primo responsabile di quanto sta accadendo, ai giocatori ho detto che credo molto in loro e questo significa che o sono pazzo io, oppure la situazione è più grave di quanto sembri. Il campo è l’unica cosa che conta adesso, la squadra deve reagire. Io non ho precluso il sogno play-off ma deve crederci in primis l’allenatore e poi la squadra. Nessuno è contento dell’annata che stiamo facendo ma nonostante tutto siamo in zona play-off. Io voglio perdere perché la squadra ha buttato il sangue ma gli altri ci sono stati superiori sul campo”.