Latina, Fontana: “Vogliamo vincere i playoff”
Una conferenza stampa insolita, che non precede né succede una partita. Gaetano Fontana ha parlato in conferenza dopo la scomparsa del papà nei giorni scorsi. L’ex Juve Stabia, infatti, non ha potuto partecipare alla gara della sua squadra nella gara contro la Turris. A questo proposito, l’allenatore del Latina ha esordito così: “Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicini, a iniziare dalla società, alla nostra gente, ai ragazzi della curva. La mia presenza è per ringraziarvi personalmente”.
Fontana: “Tante difficoltà ma vietato lamentarsi”
Gaetano Fontana, poi, è tornato a parlare di campo, soffermandosi sulle difficoltà incontrate e gli infortuni che non hanno aiutato: “Abbiamo dovuto fronteggiare tante difficoltà, iniziando con il virus, passando per il decesso del papà di Vona fino ad arrivare ad oggi. In più ci sono stati tanti infortuni dati da situazioni pregresse. Per citarne alcuni Cardinali, Serbouti, Biagi, Cittadino. Sono state situazioni che mi hanno portato a dover trovare soluzioni di emergenza, a volte dovendo spostare giocatori fuori dalla loro della zona di appartenenza. Nonostante ciò, non mi sono mai lamentato, abbiamo sempre perso sul campo”.
“Lavoriamo per avere una mentalità vincente, il nostro riferimento è la crescita”
Fontana, poi, ha proseguito mettendo in mostra i valori che vuole trasmettere alla squadra: “Sono abituato ad affrontare il problema, viverlo e trovare una soluzione. Dobbiamo ragionare da vincenti, non da perdenti. Questa squadra vuole i playoff, ma li vuole vincere non vuole partecipare. Dobbiamo essere i primi a volere questi risultati. Qui si lavora dalla mattina alla sera, da ogni sconfitta dobbiamo trarne gli errori per poter migliorare e arrivare alla vittoria. Questa è la mia linea di pensiero”
“Non posso spiegare perchè alcuni giocano e altri no”
L’allenatore del Latina, infine, risponde a qualche critica di troppo: “Chi non c’è durante la settimana non può conoscere i motivi delle mie scelte. Non posso spiegare perchè alcuni giocatori sono in panchina ma non giocano. Non è una scelta tecnica, come ho letto da qualche parte sui social, ma è che anche chi è infortunato vuole stare vicino alla squadra e quindi siede in panchina con il resto del gruppo. Chi scrive queste barzellette pagherà nelle sedi opportune”.