Latina, l’ultima vittoria dei playoff di Serie C è arrivata con un regolamento diverso. Ora il sogno parte da Monopoli
L’ultima volta che il Latina partecipò ai play-off di Serie C eravamo nella primavera del 2013. Sono passati dieci anni, ma sembra una vita fa. Il 2013 è l’anno in cui Jorge Mario Bergoglio diventa il 266° Papa della Chiesa Cattolica, quello in cui viene pubblicato il numero 3000 di Topolino, ma non solo. È la stagione in cui il Latina vince i playoff di Serie C e viene promosso per la prima volta nella sua storia in Serie B. Ora l’obiettivo sarà lo stesso, anche se la scalata è molto alta e la montagna tanto ripida. Il primo ostacolo si chiama Monopoli e i neroazzurri di Di Donato sono obbligati a vincere per accedere al prossimo turno.
Come il Latina arrivava a quei play-off
La squadra viene da tre anni molto intensi. Dopo una serie di fallimenti, nel 2010 arriva per il Latina il ripescaggio nella seconda divisione di Lega Pro. La squadra domina quel campionato, vincendolo con un vantaggio di nove punti sul Trapani secondo classificato. Un trionfo che vuol dire ritorno nella Prima Divisione e, dopo un anno di ambientamento, la squadra prende le misure e nell’annata 12-13 arriva il terzo posto. Il Latina arriva, dunque, ai playoff.
Un regolamento diverso: come funzionavano i play-off nel 2013
La Serie C di dieci anni fa era molto diversa da quella che conosciamo oggi. Oltre al nome, si chiamava Lega Pro Prima Divisione, il campionato era organizzato in maniera differente. I gironi non erano tre ma due, e anche i playoff prevedevano un numero di partecipanti molto più ristretto. Se oggi agli spareggi promozione partecipano in tutto 30 squadre, nella Serie C del 2013 questo numero si abbassava vertiginosamente fino a 8: 4 per girone. Il regolamento prevedeva semifinale, andata e ritorno, tra la 2° e la 5° oltre che tra la 3° e la 4°. Anche la finale – come oggi – si giocava andata e ritorno.
Prima la Nocerina, poi il Pisa: il cammino del Latina
Gli spareggi promozione iniziano il 26 maggio 2013, ma in modo agrodolce. Il Latina, arrivato terzo in classifica, affronta la Nocerina. Le due squadre arrivano, tra l’altro, a pari punti alla fine della stagione regolare. L’andata allo stadio San Francesco di Nocera termina 1-0 per i padroni di casa (Baldan al 68′). Una settimana dopo, il 2 giugno, al Latina basta un gol di Barraco al 74′ per riportare il totale sulla parità e qualificarsi in finale in virtù della migliore classifica. Finale che li vede affrontare il Pisa, che nell’altra semifinale ha eliminato il il Perugia di Vincenzo Italiano (ad una delle ultime esperienze da calciatore) e di un giovane Matteo Politano.
La finale di andata termina con il risultato di 0-0. Si decide tutto il 9 giugno al “Francioni” dove, alla fine, sono gli ospiti a sbloccare il match con un gol di Barberis (oggi in forza al Monza). Nel recupero del primo tempo Jefferson – sì, proprio lui – riporta il risultato in parità. 1-1. Risultato con cui terminano i novanta minuti: saranno supplementari. E prima un gol di Cejas al 99′ e poi uno di Burrai al 106′ portano il risultato sul 3-1 per i padroni di casa. Al fischio finale diventa ufficiale: per la prima volta nella sua storia, il Latina è in Serie B.
10 anni dopo, di nuovo ai playoff
In 10 anni sono successe tante cose: hanno prima sfiorato la Serie A nella stagione 13-14, poi è arrivato il fallimento dopo l’ultimo posto del campionato di Serie B del 2017. Dopo essere tornati in Lega Pro nella stagione 21-22, quest’anno saranno di nuovo play-off. Spareggi che non vedono l’ora di giocare: “Il rinvio dei playoff? Attraversiamo un ottimo momento, siamo in crescita clamorosa, avrei preferito giocare domani col Monopoli onestamente“. Queste le parole di Di Donato che certificano le ambizioni della squadra nerazzurra. Anche perché se c’è una squadra che ci ha insegnato che sul campo tutto è possibile questo è proprio il Latina.