Dalle uscite su El Shaarawy al rigore parato ad Antenucci. Tonti si prende Latina: “Crediamo ai playoff”
“Il portiere è il ruolo più bello del calcio, ma porta con sé anche una grossa responsabilità“. Alessandro Tonti ha deciso anni fa che questo fosse un rischio da correre. Presidiare l’area, dare indicazioni ai compagni, mettere al primo posto il gruppo e difenderne l’integrità. Chi di mestiere si piazza in mezzo ai pali la stoffa da leader non può non averla. E il portiere classe 1992 ha imparato a vestirla con il tempo. Una famiglia unita a sostenerlo e l’ambizione di chi sa cosa può offrire, l’hanno portato a Latina a gennaio 2022. Si è reso protagonista nel match contro il Bari, sventando, dal dischetto, il possibile 2-0 del capocannoniere barese Mirco Antenucci.
Tonti, il Teramo e Lapadula
Nato a Cattolica, in provincia di Rimini, Alessandro parte da Grosseto per maturare. Completa la sua formazione con Misano e Cesena, fino alla prime esperienze professionistiche con Buggiano e Forlì. Nel 2014 passa al Teramo, per due stagioni che gli aprono le porte del grande calcio. “Ero uno dei più giovani in una squadra di grandi campioni come Lapadula, Donnarumma e persone di grande spessore ed esperienza che mi hanno fatto crescere tanto. Teramo è per me una seconda casa, mi ha lasciato dei ricordi indelebili“.
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La sintonia creata con i compagni è unica, tant’è che quel gruppo arriva alla promozione in Serie B. La giustizia sportiva gli nega il grande salto, ma quanto di buono raggiunto andava celebrato nel migliore dei modi. “Avevo promesso alla squadra che se avessimo raggiunto l’obiettivo avrei organizzato una piccola vacanza di qualche giorno. I miei genitori avevano un alberghetto, siamo stati lì qualche giorno tutti insieme. Qui con Lapadula eravamo a cena, poi andammo a fare serata per festeggiare la vittoria del campionato. Ogni tanto ci sentiamo, si era creato un bel legame tra noi“.
La prima volta a Latina e il match contro la Roma di Totti
Nell’estate del 2016 si presenta per Tonti la prima occasione in Serie B, con il Latina di Vivarini. Arriva come secondo portiere, alle spalle di un Carlo Pinsoglio alla sua ultima stagione prima di fare il grande salto alla Juventus. “Lui è un ottimo portiere, ho sempre cercato di rubare qualche consiglio per potermi migliorare. Avevamo un bellissimo rapporto, siamo ancora in contatto. Un grande atleta e una grande persona“. L’esperienza è importante, l’ambizione è tanta, ma l’esordio in campionato non arriva. La sua unica – e preziosissima – presenza la segna in un’amichevole di lusso contro la Roma, ad agosto, nei 45′ del secondo tempo. Ottimo il suo approccio alla gara: “Ricordo soprattutto delle belle uscite su Strootman ed El Shaarawy. C’erano Totti e tutti gli altri grandi calciatori, è stata una bellissima soddisfazione scendere in campo contro quei campioni. Sono rimasto colpito un po’ da tutti“.
Dopo Mantova e Matera, nell’estate del 2018 Tonti si trova per la prima volta svincolato. Mollare non è tra le opzioni percorribili, e infatti a novembre si presenta l’occasione di rimettersi in gioco al Como, in Serie D. Per il portiere 21 presenze e 15 clean sheets: una stagione da incorniciare. “Quell’anno siamo stati il miglior attacco e la miglior difesa d’Europa. Il riscatto è stato grande, la vittoria del campionato la ricordo con grande gioia. Ho preso solo 6 gol, di cui 2 su rigore. Un’annata importante per tutti“.
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Tonti, il ritorno a Latina
Il portiere passa poi ad Avellino e Ravenna, ma si trova nell’estate del 2021 ancora senza squadra. “In questi mesi da svincolato vedevo i campionati che partivano, i miei ex compagni che giocavano e non è stato semplice“. Come un leone in gabbia, Tonti non smette di avere fame e continua a lavorare con la squadra del suo paese per tenersi pronto in caso di chiamata. Questa, sarebbe infatti arrivata ai primi di gennaio dalla sua ex squadra, il Latina. “Avevo già lavorato in passato con il direttore (Marcello Di Giuseppe, n.d.r) a Teramo. È stato lui a darmi questa opportunità. Spero di aver ripagato la sua fiducia“.
L’obiettivo della società è la salvezza, che dopo qualche frenata è stata raggiunta anche prima del previsto. Un gruppo tra i più giovani della Serie C, maturo e coeso, ha così iniziato a sognare un finale ancor più soddisfacente e a credere nei playoff ora distanti solo 2 punti. “Dentro lo spogliatoio è nata la voglia di raggiungere qualcosa di più importante, di porci un altro obiettivo. Dovessimo raggiungere le prime 10 posizioni sarebbe un traguardo non eccezionale, di più“. Il contratto di Tonti scadrà a fine stagione, ma non è da escludere una sua permanenza in terra laziale: “Se la società ha intenzione di mettersi a tavolino e parlarne, a me fa solo che piacere. Ora penso solo a finire nel migliore dei modi“.
Intanto, il portiere è stato uno dei protagonisti dell’ultimo match del Latina contro il Bari. Quella vista in campo è stata un’ottima prestazione, e la dimostrazione che farsi trovare pronti ripaghi sempre grazie a dedizione e duro lavoro. Il rigore parato a bomber Antenucci non è un caso, come non lo è l’adrenalina sprigionata nell’incitare i tifosi sugli spalti. “Sono molto istintivo, mi è venuto spontaneo. Mi dispiace di non aver portato a casa punti ma i miei compagni hanno fatto una grande partita. Il Bari è una squadra superiore, con altri obiettivi che poi ha raggiunto, ma noi non abbiamo fatto una brutta figura, abbiamo tenuto il risultato aperto fino alla fine. Rigore? Sono contento di averlo parato, avevo focalizzato bene la cosa. Ma come ho deciso di buttarmi rimane un segreto, non posso svelarlo“.
Come Tonti non svela il suo sogno, un qualcosa da custodire e per cui donare tutto sé stesso. “Nel momento in cui uno ci crede davvero fa di tutto per raggiungerlo, e se questo non dovesse concretizzarsi, quello che conta è non avere rimpianti“. La strada è battuta, il percorso segnato. I suoi guantoni faranno il resto.
A cura di Lucia Arduini
Credit immagine di copertina: Daniele Combi