L’Avellino di Braglia alla ricerca della vittoria e dei gol. Difesa unica certezza
Appuntamento con la vittoria rimandato ancora per l’Avellino di Piero Braglia che contro il Monopoli ottiene il quarto pareggio consecutivo in campionato. Doveva essere la partita della svolta per gli irpini ma cosi non è stato e intorno alla squadra si sollevano mille interrogativi. È pur vero che la gara di ieri sera da tanti spunti interessati all’allenatore toscano che, come evidenziato in conferenza stampa, ha visto un miglioramento della sua squadra sotto il profilo delle prestazioni. Ma è pur vero che la sua squadra è stata costruita per ambire al vertice alto della classifica e soffermarsi sulla crescita dei singoli è riduttivo.
Avellino, mai cosi male negli ultimi vent’anni. Dirigenza: fiducia a Braglia
Mai, negli ultimi vent’anni, i biancoverdi hanno iniziato così male un campionato di Serie C. Il record negativo è del 2000-2001. All’epoca, nelle prime quattro giornate, l’Avellino aveva conquistato un solo punto contro i 4 dell’attuale stagione. Dati statistici da rabbrividire per una squadra costruita con ben altre ambizioni. Andando ad analizzare le statistiche possiamo subito evidenziare la carenza di marcature da parte del reparto offensivo: sono appena due i goal segnati nell’attuale stagione e portano il nome di Sonny D’Angelo (centrocampista) e di Alberto Dossena (difensore). Insomma, l’attacco latita da tempo con l’ultimo goal su azione che risale al 3 marzo 2021 con il goal di Bernardotto realizzato contro il Catanzaro (in fuorigioco) mentre l’ultima marcatura, avvenuta da calcio d’angolo, porta la firma di Emanuele Santaniello contro il Sudtirol durante la fase playoff.
Dati che devono far riflettere l’allenatore, sempre di più nel mirino dei tifosi. La dirigenza da fiducia a Braglia, dando il tempo necessario per veder amalgamata la squadra, nonostante il primo posto attualmente distante 6 punti. Le prossime due partite saranno decisive per Braglia. Le sfide contro Potenza e Catanzaro dovranno esser le gare della svolta per la formazione irpina, chiamata a prestazioni superbe per portare a casa le prime vittorie per non perdere il treno che porta al primo posto.
Avellino, segnali positivi dalla difesa
Certamente, dalla gara di ieri, i primi segnali positivi arrivano sotto il profilo dell’atteggiamento e della linea difensiva. Se nelle prime gare, la squadra era critica per aver un atteggiamento superbo, contro il Monopoli l’Avellino ha mostrato più concretezza, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. Segnali positivi anche dalla difesa a tre, con Silvestri, Dossena e Bove autori di un’ottima prestazione.
Adesso il tecnico, assenze permettendo, deve trovare la quadra intorno alla sua squadra e soprattutto intorno al modulo. Attualmente, Braglia, ha cambiato tre moduli in quattro partite di campionato proponendo il 3-5-2, il 4-3-3 e ieri il 3-4-3. Tre moduli diversi tra di loro che certamente portano un pò di confusione tra i giocatori.
L’Avellino deve ritrovare la serenità giusta per poter ambire a prestazioni altisonanti in questo campionato di Serie C. Le prossime due partite, contro Potenza e Catanzaro, saranno decisive per il percorso sportivo dell’Avellino e forse anche per la guida tecnica. I tifosi, la dirigenza e i giocatori continuano a crederci ed è da queste due gare che gli irpini devono rilanciarsi in campionato, prima che sia troppo tardi.
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