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L’Avellino in bilico contro una Virtus Francavilla in forma

Ad aprire l’ottava giornata del campionato di Serie C c’è anche la sfida tra Avellino e Virtus Francavilla, in calendario sabato alle 17:30. Gli Irpini si preparano alla gara dopo la settimana più nera vissuta durante l’era D’Agostino. La mancanza di risultati, e la sconfitta contro il Monterosi, avevano portato Piero Braglia a rischio esonero nella serata di domenica. Nelle ore successive le prospettive sono cambiate.

Braglia e la fiducia a tempo dell’Avellino

Il lunedì Braglia ha diretto l’allenamento senza nessuna notizia di esonero dalla proprietà. Il direttore sportivo Salvatore Di Somma era stato chiamato a sondare i possibili successori (su tutti,  Vincenzo Vivarini) cercando sempre di tutelare la figura di Braglia, concetto che il ds aveva ribadito in un comunicato: “L’unico responsabile delle scelte tecniche, a partire da quella di riconfermare Braglia, per il quale nutro piena fiducia, è il sottoscritto e nessun altro” il concetto che filtrava. Nelle 24 ore successive, dopo aver ricevuto anche rassicurazioni di compattezza da parte del gruppo squadra, la società ha riconfermato Braglia in panchina.

Il momento ad Avellino non è dei migliori e la Curva Sud ha espresso anche la propria contrarietà rispetto alla decisione della proprietà. Dalla squadra, poche ore dopo, è arrivato un messaggio di vicinanza pubblica a Braglia attraverso un comunicato stampa.

Formazione: le possibili novità nell’Avellino

Ed è in questo clima teso che l’Avellino ha lavorato in vista della gara di sabato 9 ottobre alle 17:30 contro la Virtus Francavilla. Già dopo la sconfitta contro il Monterosi, l’allenatore aveva ipotizzato la possibilità di “rivoltare la squadra come un calzino”, segno evidente di come tutti i giocatori possano esser messi in discussione. I nuovi acquisti, complici anche gli infortuni di Kanoute, Di Gaudio e Micovschi, hanno trovato poco spazio: discorso che vale anche per Plescia, Gagliano, Messina, Matera e Mastalli.

Braglia potrebbe optare per il 4-3-3, avendo recuperato sia Di Gaudio che Micovschi in attacco. Al centro del tridente Maniero potrebbe cedere il passo a Gagliano, a segno contro il Monterosi. In difesa torna a disposizione Silvestri dopo una settimana di stop dettato da un attacco influenzale. Ipotizzabile un turno di riposo per Dossena al centro della difesa per dar spazio a Bove. Nel ruolo di terzini dovrebbero esser riconfermati Ciancio e Tito.

A centrocampo possibile una piccola rivoluzione. Mastalli potrebbe restare fuori dai titolari. Possibile impiego da mezzala per Aloi, che farebbe spazio in cabina di regia a De Francesco. D’Angelo partirebbe dalla panchina. Confermato Carriero.

Virtus Francavilla, Taurino si fida della sua difesa

La Virtus Francavilla arriva al Partenio con 13 punti, frutto di 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Quest’anno, il 3-5-2 di Taurino non ha risentito della  partenza di Vazquez e ha trovato in Maiorino il proprio punto di riferimento, con 3 reti all’attivo. Importante anche il contributo di Ventola, con due gol e un assist. La squadra pugliese conta su una difesa solida, composta da Idda, Caporale e dall’ex di turno, Mirko Miceli: dopo i 3 gol incassati all’esordio in campionato contro il Catanzaro, Nobile in 6 partite ha subito appena due reti.

Taurino sa che la gara non è da sottovalutare: “Non troveremo un Avellino che sottovaluterà l’impegno, anzi la squadra sarà molto carica mentalmente, chiamata a fare una prestazione di grande valore soprattutto a livello di risposte mentali” le sue parole alla viglia. “Se saremo bravi a non farci intimidire da una squadra che vorrà aggredirci subito, potremo dire la nostra. Hanno giocatori di esperienza che sanno come uscire da questo momento e non la prenderanno sottogamba”.

L’allenatore conosce i punti di forza della Virtus Francavilla: “La nostra squadra ha subito poco fin qui. La partita di Catanzaro ci ha aiutato a migliorare alcune cose in fase difensiva. Dobbiamo continuare ad avere questo approccio, a non voler prendere gol. Come difendiamo di squadra, con gli attaccanti che arretrano, allo stesso modo portieri e difensori devono essere i primi a costruire il gioco per mettere gli attaccanti in condizione di segnare”.

Redazione

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