Lecco, la “Cenerentola” tutta italiana che sogna la Serie B
Cenerentola. Una fiaba che tutti conoscono, una ragazza sfortunata e povera vive una notte indimenticabile grazie ad un pizzico di magia. E poi quella notte che gli cambierà per sempre la vita. Una notte come quella vissuta dal Lecco e dai suoi tifosi che, nelle final four dei playoff di Serie C, ha battuto per il Cesena nel doppio confronto conquistando il pass per la finale insieme al Foggia. Una notte indimenticabile per chiunque vesta i colori blucelesti che potrebbe cambiare per sempre il futuro di una squadra in cui ad inizio stagione nessuno credeva. Ma che può compiere una vera e propria impresa.
Se non ora quando?
Cinquanta. Un numero qualsiasi per la maggior parte di noi ma un numero molto significativo per il Lecco ed i propri tifosi. Si perché sono ben 50 gli anni passati dall’ultima volta che la squadra bluceleste è stata in Serie B. Lasso di tempo fin troppo lungo sportivamente parlando, che però potrebbe magicamente azzerarsi tra qualche settimana. Il Lecco di Luciano Foschi nell’ultima gara dei playoff disputata ha ribaltato l’1-2 dell’andata riuscendo a vincere 0-1 a Cesena. Una rimonta che accende nei tifosi la speranza di una promozione che fino a qualche mese fa era impensabile.
Il lavoro svolto dai giocatori e soprattutto dall’allenatore Luciano Foschi, unico a credere sin dal primo giorno alle potenzialità del gruppo, è la base del successo ottenuto dal Lecco. Nel mese di maggio i blucelesti sono riusciti a realizzare un importante cammino agli spareggi promozione superando avversari come Ancona, Pordenone e ultimo il Cesena. Sognare ora è lecito visto il momento d’oro attraversato dalla squadra di Foschi e i blucelesti non possono e non devono sentirsi secondi a nessuno. Magari si rimarrà con un pugno di mosche in mano, ma il peccato più grande sarebbe quello di non provarci. Se non adesso, quando?
Cenerentola ed il suo principe
A fare da spartiacque nella stagione del Lecco è stata sicuramente la sfida contro l’Arzignano alla 29^ giornata. Una sfida che non solo ha messo in mostra ancora una volta le qualità della squadra allenata da Foschi, come quella del 31 maggio contro il Pordenone, ma che ne ha sottolineato alcune delle caratteristiche che la contraddistingue in questa stagione. La tenacia e la voglia di non mollare mai. Nonostante il pareggio subito pochi istanti dopo il gol del vantaggio, il Lecco ha continuato a spingere senza mai gettare la spugna.
Lottando con il coltello tra i denti il Lecco è riuscito a trovare il gol vittoria grazie ad un giocatore che rappresenta al meglio la forza e la volontà di questa squadra, Mattia Tordini. Un giocatore dal talento cristallino e dalla forza di volontà anche superiore. Tordini arriva a Lecco nell’estate del 2021 ed il suo impatto in bluceleste è di quelli che non si dimenticano: 16 presenze, 4 gol e 3 assist nella prima parte di stagione. Poi qualcosa va storto e Mattia entra in un loop senza fine di infortuni che lo costringono ai box per mesi venendo escluso dalla Prima Squadra.
Tordini però non molla e torna in campo. Pian piano viene reintegrato in prima squadra ritrovando anche il gol. Il primo entrando dalla panchina contro l’Arzignano che vale la vittoria sui veneti e l’altra contro il Padova. Quei gol, quella voglia di non mollare mai, quella perseveranza, Tordini ha continuato a portarli sul campo anche durante i playoff e a trasmetterli all’intera squadra. Valori che il Lecco ha esternato durante la rimonta contro il Pordenone, portando i blucelesti un passo più vicini alla tanto sognata promozione in Serie B.
A cura di Luca Salera