Lecco, accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Di Nunno: “Sono impazziti, non intendo pagare”
L’Agenzia delle Entrate sta effettuando accertamenti sul presidente del Lecco Cristian Di Nunno. La situazione riguarderebbe quattro assemblee dei soci dal 2018 in poi, con l’intenzione di risanare il rosso a bilancio della società. Il presidente ha già effettuato ricorso.
Lecco, le parole del presidente Di Nunno
La situazione pare riguardi la liquidazione dell’imposta di registro collegata a quattro verbali di assemblee dei soci scritte dal 2018 in poi. Sarebbero state scritte per far presente l’intenzione, del presidente Di Nunno, di risanare il rosso a bilancio della società. La cifra corrisponderebbe al 3 % dei soldi versati per gli stipendi del 2018.
In merito alla questione, il presidente si è espresso senza troppi giri di parole: “Incredibile – esplode Di Nunno – . Mi tassano i verbali di assemblea da cui derivano i soldi che io do per mantenere la società. Non sappiamo cosa facciano le altre società ma ci stiamo informando. Alcune fanno delle dichiarazioni extra assemblea, con le Pec dove dicono di voler ripianare i debiti, che non risultano dal verbale di assemblea e dunque non vengono tassate. Ma la Covisoc richiede invece che risulti dal verbale di assemblea. Se, dunque, la Lega Pro mi costringe a pagare più tasse ancora, allora sia la Serie C a risolvere questa faccenda. In realtà l’ufficio legale della Lega Pro mi sta dando ragione, ma intanto ho i verbali di accertamento da pagare sul tavollo. Con relativi F24. Per me sono tutti impazziti. Non intendo pagare. Che si prendano la responsabilità di far fallire la società, lo ripeto. Il 19 di questo mese ho avuto una aritmia grave… Ma questi mi fanno morire di un colpo secco”.